
I quesiti di matematica hanno spiazzato studenti e commissari. Ma poi tutti si sono cimentati con le funzioni e hanno compleato la prova. Ora tre giorni di riposo e poi da lunedì via con le interrogazioni orali.
LUCCA"Maturità t’avessi preso prima", cantava giustappunto quarant’uno anni fa Antonello Venditti in Notte prima degli esami diventato ben presto un brano cult tra gli studenti di quel 1984 e che poi come in un passaggio di consegne si dilata di generazione in generazione. Perché quelle parole e quella musica hanno attraversato tutti gli ultimi quattro decenni con l’entusiamo che anima i momenti topici dell’esistenza. E così, anche se per qualcuno "la matematica non sarà mai il mio mestiere", la seconda prova scritta può dirsi archiviata per gli oltre 3mila studenti della provincia di Lucca, distribuiti in 164 classi e 46 sedi scolastiche, tornati tra i banchi per gli esami di maturità.
Dal brano di Cicerone sull’amicizia per gli studenti del Classico, alle funzioni e a Cartesio per i ‘colleghi’ dello scientifico, passando dall’inglese per gli alunni del linguistico e dell’economico turistico: prove diverse per indirizzi diversi, all’indomani delle tracce uguali – ma non altrettanto facili – per tutti del testo di italiano, con "brani belli ma non scontati" e "autori mai trattati durante l’anno scolastico".
Prove in chiaro-scuro, anche per il secondo giorno di esami, con la prova di inglese che ha lasciato sensazioni contrastanti. Per Anna, studentessa del liceo linguistico Vallisneri, ad esempio, mentre la traccia sulla fast fashion era "attuale e comprensibile", stessa cosa non poteva dirsi del brano letterario tratto dal romanzo ‘Every day is mother’s day’ dell’autrice Hilary Mantel, considerato più impegnativo. "Direi che tutto sommato era piuttosto semplice", è invece il commento di Olivia dell’indirizzo relazioni internazionali per il marketing del Carrara, per la quale il test di inglese è stato più facile della prova di italiano.
Stesso discorso anche per la matematica, dove quesiti "fattibili" si sono scontrati con problemi – in particolare il primo – considerati "impossibili". "Premetto che non sono un genio della materia – ha commentato Simone all’uscita del Vallisneri –. Ma quando ho iniziato a leggere il testo, non sapevo da dove cominciare". Opinione diffusa anche tra qualche commissario, che ha suggerito agli studenti di non arenarsi e andare avanti con le domande. "Tutto sommato, però, poteva andare peggio", ha ammesso lo studente dell’indirizzo scienze applicate con curvatura biomedica, che il prossimo anno si iscriverà a chimica industriale. "Quesiti più facili, problemi più difficili degli altri anni", è anche l’opinione di Filippo, per il quale passata la prova di matematica "la maturità è tutta in discesa".
La "salita", per alcuni studenti lucchesi, inizierà invece con l’avvicinarsi di lunedì 23 giugno, data in cui prenderà il via il calendario degli esami orali. Il clima, tra i maturandi, resta comunque abbastanza disteso: tra chi non vede l’ora di finire, e chi è felice di avere una settimana o più a disposizione per fare una ‘full immersion’ di studio prima di potersi vivere a pieno l’estate. Un po’ di naturale tensione rimane comunque nell’aria, soprattutto perché, come ha rimarcato Anna, le "aspettative sono alte, ma non è semplice concentrare in poche ore tutto quello che abbiamo fatto, imparato e studiato nell’arco di cinque anni".
Jessica Quilici