
Uno studio condotto dalla dottoressa Paola Tognini, originaria di Castelnuovo e membro del laboratorio di Biologia della Scuola Normale, ricercatrice del Dipartimento di ricerca traslazionale dell’Università di Pisa, ha svelato meccanismi finora poco noti che legano alimentazione e cervello. Dallo studio condotto dalla Tognini, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science, una dieta ricca di grassi ha effetti molto forti anche a livello cerebrale.
La ricerca è frutto di una collaborazione internazionale che include la University of California Irvine, la University of Texas Houston e l’Inrae Bordeaux. Confrontando l’andamento giornaliero di una dieta bilanciata o di una dieta grassa, i ricercatori hanno rivelato che la dieta grassa sconvolgeva la ritmicità giornaliera dei metaboliti in diverse aree del cervello.
"Questo studio– spiega Tognini – mette in luce quanto il metabolismo cerebrale sia sensibile alla nutrizione e quanto le alterazioni indotte dalla dieta siano fortemente specifiche a seconda della regione cerebrale analizzata. Importante è anche l’aspetto del “quando“ durante la giornata questi metaboliti cambino i loro livelli in base al tipo di dieta, poiché questa informazione potrebbe essere sfruttata per future strategie terapeutiche".
Lo studio ha inoltre individuato variazioni giornaliere nella plasticità dei neuroni e nel funzionamento della trasmissione elettrica e loro sopravvivenza. "Ciò- conclude la scienziata garfagnina – ci suggerisce che le variazioni nei livelli giornalieri di metaboliti cerebrali indotti dal consumo prolungato di cibi ad alto contenuto di grassi possa avere effetti deleteri sui vari aspetti delle nostre funzioni cerebrali, tra cui quelli cognitivi ed emozionali, e quindi sul nostro comportamento. Dato che l’obesità e il consumo eccessivo di grassi sono stati associati al rischio di malattie psichiatriche, come la depressione, valuteremo sia il coinvolgimento delle variazioni metaboliche osservate in patologie neuropsichiatriche, sia l’utilizzo di questi dati per lo sviluppo di nuove terapie".
A giugno del 2019 Paola Tognini era stata una delle sei vincitrici del “Premio L’Oréal-Unesco Per le Donne e la Scienza“ grazie al progetto di ricerca ‘Influenze del metabolismo e della microflora intestinale sul cervello’, selezionato tra 350 candidature da tutta Italia. Il premio, giunto alla 17ma edizione, viene assegnato a ricercatrici under 35 sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti di ricerca e consiste in 20mila euro. Dino Magistrelli