
“Ci mettono in seria difficoltà. Gli spazi esterni per noi sono vitali“
L’aumento dei costi del suolo pubblico nlle città sta mettendo i commercianti locali di fronte a una sfida senza precedenti. L’impatto di questa crescita dei canoni di locazione e dei costi associati allo spazio pubblico è stato avvertito in tutta la città, ma soprattutto nelle zone designate come "rosse", focali per la movida e le attività di somministrazione. La recente introduzione della categoria A++ ha sollevato ulteriori preoccupazioni tra gli operatori commerciali. Mentre l’assessore al commercio, Paola Granucci, ha sottolineato che queste modifiche sono state effettuate per ristabilire un equilibrio concorrenziale, i commercianti intervistati hanno espresso dubbi sulla reale necessità di queste tariffe. Francesca e Piero Maccari (foto in alto), titolari della pizzeria Skianto ai piedi della rampa del Caffè delle Mura, hanno voluto evidenziare l’impatto diretto di queste tariffe sull’economia della loro attività.
"La nostra capacità di rimanere competitivi sul mercato è fortemente compromessa da questi aumenti dei costi del suolo pubblico, - afferma Francesca - cerchiamo di non aumentare troppo i prezzi per non perdere la clientela. Si parla di equità, ma questa situazione si traduce in un’ulteriore pressione finanziaria che mette in pericolo la nostra sopravvivenza".
Anche Kiara Alexandrova (foto al centro), proprietaria del locale Blend in piazza San Giusto, ha espresso preoccupazioni simili. "Sembra assurdo, ma la metratura del suolo pubblico costa più del locale interno. Non vogliamo alzare i prezzi, altrimenti non riusciremo più a fidelizzare i clienti".
"Gli spazi esterni sono vitali per la nostra attività, specialmente durante la stagione estiva, - racconta Paolo Pedroni (foto in basso), titolare della storica Enoteca Vanni - per questo bisognerebbe differenziare le tariffe tra estate e inverno, per andare incontro ad esigenze comuni a tutte le attività".
Nonostante le rassicurazioni, molti commercianti si chiedono se queste tariffe più elevate siano realmente giustificate e se saranno in grado di affrontarle senza compromettere la loro attività. Mentre l’amministrazione sottolinea la necessità di tali aggiornamenti per garantire l’ordine, il decoro e la sicurezza del centro storico, i commercianti si trovano ad affrontare una situazione in cui il mantenimento dell’attività diventa sempre più difficile.
Rebecca Graziano