
Filippo Giambastiani, il titolare del Bar Tessieri
Lucca, 22 aprile 2021 - La resa è incondizionata. Filippo Giambastiani, titolare dell’ex Caffè Tessieri in via Santa Croce 33, alza le mani. E, senza abbandonare il sorriso, dice basta: “Una decisione definitiva, lascio l’attività, ho già dato incarico all’agenzia immobiliare”. Il motivo? “Sono nel mirino, c’è un accanimento che francamente non mi fa lavorare sereno. I vigili e le multe da una parte, il dito puntato dei colleghi commercianti dall’altra. Ho collezionato quattro multe e altrettante chiusure del locale. Arrivi a un punto che ti dici così non è giusto. Ti alzi la mattina e ti chiedi oggi cosa mi troveranno che non va. Lascio, mi trasferisco“. Quindi si sente nel mirino dei vigili e anche dei commercianti vicini? “E’ così. Anche oggi pomeriggio è capitato che due-tre persone si fermassero un attimo davanti al locale e mi sono visto arrivare i vigili a controllare. So esattamente chi mi ha segnalato ogni volta, per ogni multa subita, e sono tutti colleghi commercianti. E so anche chi ha firmato alcuni messaggi che ho ricevuto“. Da chi le sono arrivati i messaggi? “Anche da ristoratori, non voglio fare nomi. Mi dicono ’sei la vergogna della categoria’“. Ma lei non pensa di aver sbagliato nulla? “Ho fatto senz’altro i miei errori, lo riconosco e me ne assumo la responsabilità. Ho portato avanti una battaglia ideologica, apolitica e apartitica sul virus. Non sono un negazionista, so che il virus c’è e che è giusto che si rispettino regole e distanze. Ma bisogna anche vivere. Siamo stremati da un anno di nulla e in più, invece di farci forza l’uno con l’altro, ci diamo addosso. O meglio mi danno addosso“. Ma ci sono anche le multe , quindi irregolarità accertate, no? “Una volta mi hanno multato perchè nel locale avevo due persone con disabilità, di cui uno cieco. L’ultima volta perchè avevo fatto entrare due mamme con due bambini con la sindrome di Down, uno si sentiva poco bene l’altro aveva bisogno del bagno“. Non c’è modo di conciliare attività e regole? “C’è anche un senso di frustrazione per il fatto che questa amministrazione non muove un dito per noi. Vedo altri sindaci, Del Ghingaro, Menesini, Tagliasacchi, che sono presenti sul territorio, cercano di fare. Qui zero“. E quindi addio? “Quindi addio. Sono lucchese. So che siamo gente particolare, che ci sarà sempre l’anziano che dalla finestra vede tre persone e chiama i vigili. Ma questo clima sta diventando asfissiante. Saluto, con il sorriso“.