REDAZIONE LUCCA

“Chiediamo solo una scuola vera“

Gli studenti del Paladini al microfono dell’inviata di Striscia La Notizia, la lucchese Chiara Squaglia

L’Aquila della Toscana, l’inviata lucchese di Striscia, Chiara Squaglia, alla fine ieri mattina è “atterrata“ all’Istituto Paladini, o meglio nel parcheggio dell’ex ospedale Campo di Marte dove – per il quarto anno – si trovano i prefabbricati con le classi. A parlare al microfono del tg satirico di Canale 5 sono stati i rappresentanti di istituto degli studenti, Giada Martinucci e Lorenzo Rovai.

E il servizio ripreso dalle telecamere Mediaset – ampio e ben dettagliato grazie allo spirito investigativo dell’inviata Chiara Squaglia e all’efficace testimonianza dei ragazzi – andrà in onda nei prossimi giorni, probabilmente la prossima settimana. “Seguite il mio profilo social – è l’invito di Chiara Squaglia –, intorno alle 19 annuncio il servizio della serata, i nostri tempi sono così, cortissimi“.

Gli studenti del Paladini sono nei prefabbricati per il quarto anno scolastico consecutivo, e così quelli del Civitali, che si trovano nel cortile dell’Itc Carrara, qualche classe dentro l’istituto a discapito dei laboratori appunto trasformati in aule. Una situazione che va avanti da tanto, da troppo tempo, in condizioni di disagio e scarsa sicurezza per tutti. “A volte abbiamo trovato cavi elettrici, anche una ciabatta elettrica, immersi nelle pozzanghere in classe“, riferiscono gli studenti. E il problema non riguarda soltanto i container ma anche la cosiddetta “Palazzina“, l’edificio dell’Asl che ha ospitato alcune classi.

“Anche qui abbiamo problemi di acqua in classe, e ci sono anche altre situazioni che si potrebbero risolvere veramente con pochissimo, come le maniglie che mancano alle porte dei servizi igienici“. A dimostrazione che gli studenti non chiedono certo la luna. “La nostra è una scuola ottima sotto il profilo dei contenuti e della preparazione, siamo il primo liceo delle scienze umane in Toscana, il 70 per cento degli studenti entra all’università“. E su questo almeno non ci “piove“.

Gli studenti hanno avuto rassicurazioni dalla Provincia sull’avvio dei lavori alla sede di via San Nicolao nelle prime settimane dell’anno. Ma molti sono già al quarto anno, quasi tutto il ciclo di studi fatto nei prefabbricati. E non sperano di poterli concludere nella sede. “Il ritardo c’è stato: i lavori alla nuova sede dovevano iniziare entro tre mesi dal nostro trasloco, era il 2018. Alla fine del 2021 siamo ancora qua – dicono i rappresentanti di istituto –. Almeno a questo punto chiediamo che ci facilitino la vita dentro questi prefabbricati e anche nella Palazzina“.

Altro punto che i ragazzi sperano sia presto risolto è quello della palestra che ovviamente non c’è. Ma in più sembra che da tempo non sia attivo nemmeno il servizio trasporto che li accompagnava, nell’ora di motoria, agli impianti vicini. “Quando c’è bel tempo si va sulle Mura, altrimenti ci tocca fare teoria, che non è esattamente educazione motoria“. A complicare le cose ora ci sarebbero le nuove regole sull’obbligatorietà del green pass per chi viaggia con il trasporto pubblico. E resterebbero appesi, anche dopo l’incontro con il presidente Luca Menesini, i punti interrogativi sulla “Palazzina“, ovvero di come può diventare una vera “Palazzina“ senza l’acqua che allaga le aule, senza black out e con servizi igienici adeguati.

Laura Sartini