Case di Comunità, la sfida “Fulcro della riforma“

Confronto aperto dei vertici Asl nel convegno che si è aperto in San Micheletto “Saranno sedi di cure primarie, con medici e infermieri di famiglia“.

Case di Comunità, la sfida  “Fulcro della riforma“

Case di Comunità, la sfida “Fulcro della riforma“

Case di comunità ieri, oggi e soprattutto domani. L’Asl si interroga e si confronta nel convegno organizzato dalla Zona Distretto di Lucca, diretta da Eluisa Lo Presti, che si è svolto in San Micheletto. La casa della comunità dovrà essere sede delle cure primarie, punto di riferimento soprattutto per i malati cronici, una struttura fisica in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, assistenti sociali, altri professionisti della salute.

Il tema è stato approfondito grazie agli interventi dei professionisti dell’Asl ma anche degli esponenti dei Comuni, dei rappresentanti degli ordini professionali, delle associazioni di volontariato, del comitato di partecipazione. Il tutto nell’ottica della programmazione dell’assistenza territoriale in attuazione del decreto ministeriale numero 77 (delibera regionale 1508).

I responsabili dei diversi settori (Marco Farnè, Francesco Rossi, Svaldo Sensi, Fabiana Orsi e Alessandro Iala) hanno parlato anche del ruolo unico dei medici di famiglia e della continuità assistenziale, degli infermieri di famiglia e di comunità, ormai capillarmente operativi sul territorio, e degli assistenti sociali, ovvero di tutte figure coinvolte nelle cure primarie.

“Le sfide che ci attendono nel prossimo futuro – è stato evidenziato dai referenti Asl - al fine di dare vita e funzionalità alle Case di Comunità, nell’evoluzione di quelle che ora sono le Case della Salute della Piana di Lucca e cioè Campo di Marte, Marlia, Turchetto, San Leonardo in Treponzio e quella che sarà una nuova struttura sanitaria per la Valfreddana a Torcigliano (quest’ultima sarà oggetto di ristrutturazione con i finanziamenti del Pnrr) sono quelle di migliorare i percorsi e le attività dell’assistenza primaria, sviluppare modalità di cooperazione tra medici di famiglia e medici specialisti e sviluppare sistemi sicuri ed efficienti di connettività per migliorare la condivisione delle informazioni sanitarie, cliniche ed assistenziali, tra i professionisti che dovranno lavorare insieme per una sanità territoriale più efficiente ed efficace nell’interesse primario del paziente e della comunità”. Questo incontro verrà seguito da altri approfondimenti, organizzati sempre dalla Zona Distretto di Lucca, dedicati ad altri argomenti specifici dell’attività territoriale.