
“Carlo Del Prete una figura eroica da valorizzare“
1"Proprio 100 anni fa, il 20 giugno 1924, dopo sei mesi di ricovero, Carlo del Prete reduce dall’incidente con il suo idrovolante in fase di ammaraggio, fu dimesso dall’Ospedale Militare della Spezia. L’eroe lucchese, al tempo Comandante di squadriglia della Regia Aeronautica, in conseguenza dell’incidente si era fratturato la gamba destra, aveva avuto varie ferite e commozione celebrale. Al ricovero con prognosi riservata seguirono le trazioni, le cure con i mezzi e i farmaci del tempo. Uscì dall’ospedale convalescente, con la gamba destra più corta di 5 cm e il ginocchio con una mobilità ridotta. Solo a ottobre rientrò in servizio, ma per riottenere l‘agognata idoneità a volare dovette attendere fino al maggio 1925. Nei lunghi mesi della riabilitazione tornò ad abitare nella casa natale in piazza San Pietro in Somaldi a Lucca e in quella della nonna materna a Fazzano in comune di Fivizzano. Nonostante la dura prova Carlo del Prete perseguì con determinazione il sogno del volo. Non accettò i prestigiosi incarichi sedentari che gli vennero offerti. La sua personalità e preparazione erano state notate dal Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica, Colonnello de Pinedo, che al rientro in servizio lo volle a sua diretta disposizione al Ministero e lo mandò subito in missione in vari paesi europei per risolvere i problemi di approvvigionamento del suo progetto di trasvolata Italia-Australia-Giappone. In vista del centenario della trasvolata che unì l’Italia al Brasile come Associazione siamo fiduciosi che ognuno si impegni nel progetto di valorizzazione della figura di Carlo del Prete e che tutti i lucchesi lo sentano come il concittadino che superò i record di Charles Lindbergh e portò Lucca alla ribalta mondiale".
Associazione “Carlo del Prete, trasvolatore atlantico”