
Taglio agli organici, situazione sempre più difficile negli ospedali della provincia
Lucca, 21 maggio 2025 – È di nuovo allarme rosso per la carenza di infermieri, Oss e ostetriche al San Luca e negli ospedali della provincia. A denunciare è il sindacato Nursind. “Questa carenza compromette la qualità dell’assistenza e mette a rischio la salute sia dei cittadini che degli operatori sanitari – evidenzia il sindacato di categoria – . L’apertura di nuovi servizi e l’ampliamento di quelli esistenti, senza un adeguato aumento del personale, aggrava ulteriormente la situazione, costringendo alla mobilitazione degli operatori da un settore all’altro. Negli ospedali della provincia, in particolare al San Luca e negli ospedali S. Francesco e S. Croce della Valle del Serchio, la situazione è insostenibile. La carenza cronica di personale infermieristico e Oss ha gravi ripercussioni sull’assistenza ai pazienti e sulla dignità professionale degli operatori“.
“A causa della mancanza di Oss, gli infermieri sono costantemente costretti a svolgere mansioni inferiori, subendo dimensionamento – denuncia il Nursind – . Nelle aree mediche e chirurgiche, la continua sostituzione degli Oss riduce il ruolo dell’infermiere all’esecuzione di compiti di base, annullando la sua funzione di professionista specializzato nella gestione dei bisogni complessi di salute e trascurando attività fondamentali per il paziente“. Nursind segnala che la direzione sanitaria starebbe valutando un’ulteriore riorganizzazione che prevede la rimozione degli OSS durante il turno notturno in una cellula chirurgica, lasciando un solo infermiere a carico di 14 pazienti.
“Problematiche simili – aggiunge il sindacato – si riscontrano anche nella dialisi della Valle e nel servizio Cal (centro assistenza limitata) di Barga. In quest’ultimo, la sorveglianza continua dei pazienti durante le sedute dialitiche, prevista da procedura istituzionale e garantita dalla presenza di un Oss, è a rischio a causa della riduzione del personale. L’unico Oss rimasto dovrà assentarsi per motivi di salute, sollevando interrogativi su chi garantirà la sorveglianza dei pazienti dializzati. Anche le unità operative di degenza sono in difficoltà. L’organico ridotto costringe il personale a turni massacranti e carichi di lavoro insostenibili“. Nursind segnala numerosi “eventi sentinella” e un aumento degli episodi di aggressione agli operatori sanitari.
L.S.