REDAZIONE LUCCA

Caparezza e Bianchi: una grande amicizia

Svelati il pop-up e la variant cover dell’album “Exuvia“ in un divertente e piacevole incontro davanti a oltre cinquecento fan

Il legame tra Caparezza e il fumetto è forte e noto e non lasciava spazio a nient’altro che un inevitabile “sold out“ per l’evento di ieri in San Francesco per la sezione Rock’n’Comics di LC&G. E anche se i lucchesi presumbilmente erano pochi, la presenza di Simone Bianchi era una ulteriore garanzia di successo: ma sia il musicista pugliese che il disegnatore lucchese hanno nei rispettivi campi di azione un nutritissimo seguito nazionale e internazionale di fan.

L’occasione di ieri era lo svelamento della variant cover e del pop-up interno, disegnate da Bianchi, dell’ultimo fortunatissimo disco di Caparezza (il cui vero nome è Michele Salvemini), “Exuvia“. Ovvio che questo è stato solo l’ultimo atto dell’incontro, pretesto per fare una chiacchierata sulle passioni fumettistiche e musicali di entrambi, sulla genesi del progetto ma anche dell’amicizia tra i due artisti. Partiamo proprio da qui: entrambi in realtà erano, senza saperlo, ammiratori dell’altro.

Simone ha raccontato la sua folgorazione per Michele, avvenuta costeggiando l’acquedotto del Nottolini, quando il suo riproduttore musicale gli propose improvvisamente “Vengo dalla luna“: "Chitarre distorte e rap insieme – ha ammesso – mi fulminarono. E da quel momento sono diventato un suo fan“. Caparezza ha invece ricordato il loro primo incontro, negli studi Sky di Milano: "Lui arrivò con tutti i miei dischi da farmi firmare – ha spiegato – ma mi colpì il fatto che fossero “usati“, proprio consumati e pensai: ma allora questo è davvero un mio grande fan!".

I due sono poi rimasti in contatto e un giorno, tra scambi di passioni fumettistiche e musicali, Michele ha proposto a Simone di disegnare un pop-up per l’interno della versione in vinile di “Exuvia“. A quel punto, dopo avere ovviamente accettato con entusiasmo, Simone ha rilanciato a Michele l’idea di una variant cover dell’album, come si fa abitualmente nelle pubblicazioni del mondo del fumetto.

Entusiasmo ricambiato, con l’incognita dei tempi di scadenza fissati dall’inflessibile agente di Caparezza, Paolo D’Alessandro: "Per fortuna – ha commentato Simone – lavorando con gli americani sono abituato ad avere scadenze rigide. Anzi, forse mi aiutano anche a prendere soluzioni diverse e più veloci per il mio lavoro, che non sono scorciatoie ma mezzi alternativi per arrivare comunque al risultato finale da me desiderato".

I due protagonisti hanno poi parlato anche del periodo del lockdown, nel quale Bianchi si è messo a studiare seriamente la batteria, tanto da meritare i complimenti di Caparezza e aspirare semi-seriamente, un giorno, chissà, di entrare nella sua band. Ricordando quel momento, tutti e due hanno sottolineato la gioia e il piacere di ritrovare un vero pubblico in presenza davanti a loro. Alla fine dell’incontro, condotto dal deejay Andrea Rock, è arrivato lo svelamento delle due opere di Bianchi, pretesto per un divertente siparietto tra i due, entrambi dotati di provate doti comiche.

Paolo Ceragioli