REDAZIONE LUCCA

Capannori punta a divenire ‘capitale’ europea del riuso

Capannori punta a diventare la capitale europea del riuso. Come? Creando un sistema di coordinamento tra le varie associazioni che se ne occupano per mettere in rete e valorizzare le numerose esperienze già presenti sul territorio in questo ambito e promuoverne la nascita di altre. Questo l’intento dell’amministrazione comunale nell’ambito di “Reusemed“, il progetto finanziato dall’Unione Europea con il Programma ENI CBC Med, per incoraggiare il riutilizzo e la riparazione di oggetti, di cui Capannori fa parte, insieme ad alcune realtà di Spagna, Giordania e Tunisia, presentato ufficialmente nella sala consiliare del Comune alla presenza dell’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro (nella foto), del coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini, del presidente di Ascit Alessio Ciacci e dei rappresentanti di Lucca Creative Hub, soggetto, quest’ultimo, che supporterà il percorso di partecipazione. Dal prossimo settembre e fino a dicembre, avremo incontri operativi dei soggetti del territorio (associazioni e imprese) che già svolgono tale attività e nuove realtà che intendono cimentarsi.

Durante l’incontro di presentazione sono stati anche illustrati i risultati di un sondaggio su “Economia circolare e riuso“, al quale hanno partecipato oltre 1.200 cittadini capannoresi. Il 73% di coloro che hanno partecipato al questionario ha acquistato oggetti di seconda mano e il 70% ha donato o venduto almeno una volta oggetti usati. Molto alta la propensione alla riparazione degli oggetti: il 94,7% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver provato ad aggiustare un oggetto rotto e il 60% di ricorrere all’intervento di un tecnico. Dal sondaggio emerge la necessità di promuovere la conoscenza delle strutture che praticano il riuso sul territorio, poiché solo il 40,3% ha dichiarato di conoscerle. "In questi anni - dichiara l’assessore Del Chiaro - tante le esperienze che si sono sviluppate in questo settore con riferimento a vari materiali, dai mobili ai vestiti, dalle biciclette agli scarti alimentari fino alle apparecchiature informatiche, anticipando quella la strategia europea di economia circolare. I tempi sono maturi per un sistema municipale del riuso".

Ma. Ste.