Ben 305mila i biglietti al Museo della cattedrale

Ma la più visitata è la chiesa di San Michele. Bene S.Frediano e il campanile

Il Volto Santo dal primo dicembre 2022 si trova nel laboratorio di restauro allestito nel transetto nord della chiesa cattedrale. Anche in questa fase continua ad essere motivo di attrazione turistica. In San Martino, ma anche nel museo e nella vicina chiesa di San Giovanni, ci sono molte opere d’arte, a cominciare dal celebre monumento funebre di Ilaria del Carretto, che richiamano turisti da tutto il mondo.

Nel corso del 2023 sono stati staccati ben 305.000 biglietti negli spazi del complesso museale della cattedrale, compresi i biglietti omaggio. Numeri che non sempre si legano al rispetto del luogo. Spesso i turisti sostengono di voler entrare in chiesa per pregare ma portano dentro macchine fotografiche ben visibili al collo, cartine e/o guide turistiche, talvolta anche zaini e trolley oltre all’immancabile telefono cellulare in grado di scattare fotografie oppure registrare video. L’abbigliamento dei turisti, italiani o stranieri, talvolta è minimale, quello stesso che fino a qualche anno fa si vedeva solo sulle spiagge. Spesso vengono abbandonati all’interno della chiesa bottiglie di vetro, bicchieri, fazzolettini e anche avanzi di cibo, evidentemente da chi approfitta delle panche della chiesa per sedersi e mangiare.

Oltre a San Martino e San Giovanni che hanno come rettore don Marco Gragnani, anche nella basilica di San Frediano di cui è rettore monsignor Michelangelo Giannotti (circa 75.000 visitatori l’anno) si paga un ticket. Dall’inizio di giugno 2023 anche a San Frediano si può accedere al campanile come già avveniva per San Martino e San Giovanni. Sono invece gratuiti gli accessi nelle altre chiese del centro storico che fanno parte della comunità parrocchiale cittadina di cui è parroco don Lucio Malanca.

La chiesa più visitata resta quella di San Michele in foro con oltre 300.000 accessi, e punte che hanno superato quota 400.000. Il tema del ticket nelle chiese resta di attualità, a Lucca come in altre città italiane. Se ne hanno dimostrazioni concrete quasi ogni giorno, soprattutto la domenica in San Martino, fino a situazioni di contrasto da parte di chi rifiuta l’introduzione del ticket. Già nel 2012 la Conferenza Episcopale Italiana si era espressa riaffermando il principio, tipico della tradizione italiana, dell’apertura gratuita delle chiese, come luoghi dedicati primariamente alla preghiera comunitaria e personale.

"Tale regola – veniva specificato – deve applicarsi anche alle chiese di grande rilevanza storico- artistica, interessate da flussi turistici notevoli: è fondamentale che il turista percepisca di essere in un luogo sacro e si comporti in maniera adeguata e rispettosa. Fatto salvo il principio che l’edificio principale della chiesa deve essere liberamente accessibile per la preghiera, è permesso esigere il pagamento di un biglietto per la visita a parti del complesso chiaramente distinte, quali, per esempio, la cripta, il tesoro, il battistero, il campanile, il chiostro o una singola cappella".

Paolo Mandoli