LAURA SARTINI
Cronaca

Behind the Light. Morganti, danza che sa parlare

Il potente assolo autobiografico sul palco del Giglio. Mercoledì 26 l’artista propone la sua creazione.

Cristiana Morganti, danzatrice e coreografa, protagonista assoluta della creazione coreografica contemporanea italiana e internazionale

Cristiana Morganti, danzatrice e coreografa, protagonista assoluta della creazione coreografica contemporanea italiana e internazionale

Mercoledì 26 marzo è atteso al Teatro del Giglio Giacomo Puccini Behind the Light di e con Cristiana Morganti, danzatrice e coreografa protagonista assoluta della creazione coreografica contemporanea italiana e internazionale. Dopo la lunga condivisione del percorso artistico di Pina Bausch, con il TanzTheater Wuppertal, Morganti ha da tempo elaborato un proprio stile e un proprio approccio alla scena: è il caso della sua nuova creazione, che Morganti stessa definisce "uno sfogo, una confessione, un monologo danzato, parlato, urlato. Una riflessione sulla crisi esistenziale e artistica di una coreografa / danzatrice durante e dopo la pandemia". Come sempre, nei suoi lavori, non mancano ironia e auto-ironia, una visione tragicomica del mondo e del reale, che si intreccia a slanci poetici e frammenti dichiaratamente autobiografici, per un racconto che – dietro la luce, nell’oscurità – parte dal quotidiano per "sollevare lo sguardo verso un nuovo inizio".

Spettacolo fortemente autobiografico, Behind the Light racconta di una crisi familiare, professionale e intima, di una sequela di eventi con il tipico “effetto domino” in cui una disgrazia pare chiamarne un’altra, in cui sembra venga meno ogni singolo punto di riferimento, ogni certezza. La vicenda personale risuona con intensità in chi guarda, dalla platea, in un momento storico che, con la pandemia alle spalle e una quotidianità fatta di crisi economica e di valori, si può definire fra i più destabilizzanti della contemporaneità.

Questa “personale crisi globale” viene mostrata, presa in giro, aggirata, attraversata, evasa, superata grazie al potere rigenerativo della confessione e soprattutto dell’arte, ora urlata, ora sussurrata tra le lacrime, con il capo adagiato sul pavimento. Scorre un montaggio di quadri, che vede la protagonista recitare, danzare, cantare su una scena bianca e sospesa in cui irrompono, per dialogare con l’interprete, gli originali e raffinati video di Connie Prantera. È una danza che fa venire voglia di danzare quella di Cristiana Morganti, Cristiana Morganti incontrerà il pubblico martedì 25 marzo alle 18 al ridotto del teatro.