REDAZIONE LUCCA

Autori a confronto: linguaggi di ieri e di oggi

Confronto tra le canzoni "La Città Vecchia" di De André e una Trap di Baby Gang sul tema del disagio sociale e dell'alcolismo. Differenze nell'approccio e nel linguaggio utilizzato per trattare argomenti simili.

Abbiamo osservato delle canzoni scritte in periodi diversi: la canzone La Città Vecchia di Fabrizio De André e una canzone Trap di Baby Gang. Trattano entrambi l’argomento del disagio sociale, dell’alcolismo, dei possibili individui e ambienti presenti nei quartieri più malfamati.“Vecchio professore, cosa vai cercando in quel portone?... quella che sola ti può dare una lezione, …che di giorno chiami con disprezzo ‘pubblica moglie’,…che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie”. In Fabrizio De André si riscontrano le seguenti descrizioni: malessere generale, atti sessuali a pagamento, una degradante visione dell’ambiente. L’artista descrive ciò in modo articolato e corretto, servendosi di terminologie adatte e di un’ironia sviluppata. Nel testo non sono presenti volgarità, per lo meno non in una maniera esplicita, anche se le frasi alludono a un significato scurrile. Il tutto scritto in modo perfettamente armonioso e spontaneo, senza dover ricorrere all’uso di parolacce o altre volgarità. I due autori che abbiamo paragonato descrivono così il tema della prostituzione e delle vittime del disagio, ma applicando diversamente le proprie conoscenze e capacità. Il cantante Baby Gang scrive “Ho una bitch affianco, l’altra accanto, ma nonostante tutto non è cambiato un **, voglio te soltanto, te e il mio canto,sono solo un bravo ragazzo cresciuto in quel bando”. Egli tratta argomenti reali in maniera squallida e volgare, però anche se è partito dal niente è riuscito ad avere successo in maniera facile, perché nonostante non usi un buon lessico, ormai molti autori si esprimono in modo rozzo e usano il disagio per essere famosi. A tanti ragazzi piacciono queste canzoni, perché vanno di moda oggi e ascoltarle dà loro la sensazione di appartenere ad un gruppo e di essere accettati.