MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Anche i presidi a ”rotazione” La norma che cambia la scuola

Secondo l’Anac i dirigenti scolastici non dovrebbero restare nel medesimo istituto oltre i 9 anni

Anche i presidi a ”rotazione” La norma che cambia la scuola

di Maurizio Guccione

Anche per i dirigenti scolastici dovrà essere applicato il principio della rotazione, un istituto previsto dal Codice anticorruzione e che, ipso iurE, va contemplato per le figure apicali della scuola. La provincia di Lucca non è immune da questa disposizione che, in tutta Italia, ha messo in guardia i dirigenti scolastici.

Si tratterebbe, nello specifico, di una norma che prevede la permanenza a capo di un istituto comprensivo il dirigente per non più di nove anni, che dal punto di vista pratico, fino a oggi, significa che non è possibile rinnovare l’incarico, nello stesso Istituto, più di tre volte, tale è il periodo di assegnazione del mandato dirigenziale. La disposizione vede sulla stessa posizione sia la Corte dei Conti che l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. Secondo quest’ultima, "il dirigente scolastico è l’unica figura dirigenziale presente nelle istituzioni scolastiche e, in quanto tale, è responsabile di attività che potrebbero essere a rischio di fenomeni corruttivi".

Non c’è tuttavia da scandalizzarsi perché la pratica della rotazione, è in uso da tempo nel nostro Paese nella pubblica amministrazione, e che spazia dagli enti locali ai ministeri. Pare tuttavia che nella scuola, tutto questo potrebbe creare non poche difficoltà, sebbene la stessa Anac abbia rilevato che le scuole hanno un ridotto rischio corruttivo, ma definendole anche “stazioni autonome appaltanti”, raccomanda la rotazione periodica.

In Lucchesia, la decisione è naturalmente al vaglio dell’ufficio scolastico interprovinciale, anche se, la macchina della rotazione, fa capo a quello regionale.

Sull’argomento, interviene la dirigente scolastica dell’Ufficio scolastico di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi.

"Nella scuola – spiega – questa norma potrebbe creare non pochi problemi; pensiamo alla contingenza dettata dal Pnrr che noi, al netto dell’autonomia del singolo istituto scolastico, stiamo condividendo congiuntamente con la Provincia per una sorta di unità di intenti ma che chiede, da parte dei dirigenti scolastici, una continuità dettata dall’aver seguito i progetti sulle singole realtà; non escludo che questa decisione possa avere effetti negativi anche sull’intero Piano dell’offerta formativa".

Anche se sull’argomento il ministro Valditara sta cercando di condurre con i sindacati un passaggio meno impattante, la norma dovrà essere applicata. Il ministero, in queste ore, starebbe vagliando un’ipotesi mediata, per il computo del periodo oltre il quale la misura della rotazione dovesse decorrere, a partire dal prossimo 1° settembre e con modifiche “a scalare” per i dirigenti scolastici: ma soprattutto non retroattiva.

Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Anp Antonello Giannelli a “Orizzonte Scuola” "si tratta di un risultato molto importante che garantisce ai dirigenti scolastici la serenità necessaria a proseguire nella gestione e nella realizzazione del loro progetto di scuola, sapendo di potere contare su un orizzonte temporale adeguato". In lucchesia, per esempio, esistono realtà non facili, dove la programmazione attuata dai rispettivi dirigenti scolastici, negli anni, è servita a fornire un supporto fondamentale alla comunità scolastica, laddove esistono situazioni – anche di diffusa marginalità – che vedono nell’azione scolastica un imprescindibile strumento educativo e un importante presidio sociale.