La politica internazionale non si decide soltanto tra le grandi potenze. Agli Stati Uniti, la Russia, la Cina e gli Stati europei, oltre a tutte le nuove realtà come Brasile, India e Sudafrica, si aggiunge anche il più piccolo Stato del mondo, in grado però di esercitare un’influenza su oltre un miliardo di persone: il Vaticano. Nella sua proiezione mondiale, la Santa Sede è un attore fondamentale negli equilibri mondiali e mai come negli ultimi anni, dopo l’elezione di papa Francesco, ha assunto una postura davvero globale, rivolgendosi non solo al suo territorio d’elezione, ovvero l’Occidente, ma anche al resto del mondo. La geopolitica di Bergoglio, che si basa sulla Chiesa in uscita verso le periferie del pianeta, come ha inciso nelle dinamiche internazionali? Quanto contano il riavvicinamento con la Cina e l’Accordo provvisorio firmato con Pechino? Qual è il vero significato della missione di mediazione vaticana nella guerra in Ucraina? E infine, quali sono le conseguenze globali della politica ambientalista e di tutela del Creato della Laudato Si’, enciclica pubblicata nel 2015 e che, proprio domani sarà rinnovata?
Una serie di interrogativi a cui Lu.MeN – Lucca Mondo e Nazioni cercherà di rispondere in un incontro organizzato per domani alle 21 nell’auditorium del Palazzo delle Esposizioni, in piazza San Martino. Protagonista della serata sarà una personalità di spicco e ben conosciuta nel territorio lucchese: si tratta di S.E. Pietro Sebastiani, già ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede dal 2017 al 2022 e con una grande esperienza diplomatica alle spalle, dopo aver prestato servizio a Mosca, New York, Parigi e Bruxelles. Inoltre, è stato Rappresentante permanente d’Italia presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite in Italia e ambasciatore d’Italia in Spagna tra il 2013 e il 2016. A intervistarlo sarà Pietro Mattonai, vicepresidente di Lu.MeN.