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Al Giglio l’omaggio a Nono e Scabia. Artisti precursori del nuovo teatro

Da oggi la mostra, domani appuntamento con concerto che vedrà sul palco Fabbriciani, Vidolin e Zanchetta

Tra gli anniversari che si celebrano nel 2024 assume un valore centrale per la storia della musica del Novecento la ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di Luigi Nono. Per questa occasione il Teatro del Giglio promuove due eventi straordinari: una mostra dall’alto valore culturale che sarà inaugurata stasera alle 19 dal titolo “Nuova Musica Nuovo Teatro“, dedicata alle figure di Luigi Nono e Giuliano Scabia, un viaggio appassionato e vivido attraverso le vite e le opere dei due artisti a cura di Andrea Mancini, e resa possibile dalla collaborazione tra il Teatro del Giglio, la Fondazione Giuliano Scabia e la Fondazione Archivio Luigi Nono.

All’inaugurazione saranno presenti Silvia Nono, Renzo Cresti, Claudio Ambrosini, Cristina Giglioli Scabia. Per arricchire l’evento, il Teatro del Giglio offre poi un concerto dedicato a Luigi Nono dal titolo L’esperienza dell’ascolto nell’immersione sonora, che si terrà sabato alle 19 (ingresso libero e gratuito) nel quale si esibiranno Roberto Fabbriciani (flauto) e Alvise Vidolin (live electronics e regia del suono) che hanno collaborato da vicino con Luigi Nono, insieme a Stefano Zanchetta (violino). Il programma prevede un “Omaggio a Luigi Nono” per ottavino, nastro magnetico e live electronics di Roberto Fabbriciani e, a seguire, di Luigi Nono: Das atmende Klarsein (fragmente)per flauto basso, live electronics e nastro magnetico e La lontananza nostalgica utopica futura, madrigale per più “caminantes”con Gidon Kremer per violino solo e otto nastri magnetici.

La mostra, “Nuova Musica Nuovo Teatro“, esplora il rapporto creativo e umano tra Giuliano Scabia e Luigi Nono, un legame nato nei fervidi primi anni Sessanta quando il Teatro alla Scala di Milano commissionò a Nono l’opera che avrebbe dovuto intitolarsi Diario Italiano, e che doveva esplorare tematiche sociali importanti. Il maestro chiamò con sé l’allora giovanissimo Scabia come librettista, e i due artisti d’avanguardia cercarono di realizzare qualcosa di radicalmente nuovo, pensando la scena come una grande pagina da riempire di segni-suoni. "Luigi Nono è stato senza dubbio uno dei miei punti di riferimento afferma Giorgio Angelo Lazzarini, Amministratore Unico del Teatro del Giglio –. L’ascolto come parte integrante della composizione e tante altre lezioni del Maestro veneziano hanno segnato la mia formazione, oltre ovviamente al fascino profondo della sua ricerca sonora".