Aggressioni in ospedale Nuovi corsi di autodifesa

L’Ordine delle professioni infermieristiche ripropone gli incontri dedicati agli operatori sanitari, per imparare le tecniche di de-escalation della violenza.

LUCCA

Al via un nuovo ciclo di incontri dedicati alla de-escalation, l’insieme di tecniche utilizzate per calmare e fermare l’aggressore, e quindi arginare il preoccupante fenomeno delle aggressioni ai danni di Oss, infermieri e medici dei pronto soccorso e degli ospedali. Così l’Ordine delle professioni infermieristiche di Lucca reagisce ai preoccupanti dati pubblicati dall’Osservatorio regionale della Commissione Sanità del Consiglio della Toscana e diffusi nei giorni scorsi.

Il trend della violenza ai danni degli operatori sanitari è in continua crescita soprattutto nei reparti di pronto soccorso. Gli infermieri sono la categoria più colpita, con 53 dei 118 casi nel primo trimestre del 2023 a loro carico nella Usl Toscana Nord Ovest, ma i dati rischiano di essere per difetto, visto che a livello nazionale i casi di violenza verbale o fisica effettivamente avvenuti sono 26 volte di più di quelli denunciati. "Prevenire questi episodi è un nostro preciso dovere – dicono il presidente di Opi Lucca Gabriele Ciucci e la vice-presidente Laura Bertolotti – Si tratta di una violenza che mette a rischio non solo l’incolumità degli operatori, ma anche la qualità dell’assistenza fornita al cittadino". Opi Lucca ha organizzato nell’aprile e maggio scorsi tre cicli dedicati a un corso sulle tecniche di de-escalation della violenza, per fornire agli infermieri non solo gli strumenti per riconoscere e prevenire un potenziale atto di violenza, ma anche quelli per difendere la propria incolumità fisica attraverso tecniche di autodifesa. Visti i recenti episodi, il corso sarà riproposto nella seconda metà dell’anno. Allo stesso tempo, Opi Lucca prosegue l’attività di promozione della figura dell’infermiere e della professione infermieristica, rivolta soprattutto ai cittadini e agli utenti delle strutture sanitarie, così che infermieri e pazienti siano alleati e non contrapposti in situazioni di tensione.

Sempre nell’ottica della collaborazione, prosegue il confronto con gli enti locali, come ha recentemente confermato l’incontro con il sindaco Mario Pardini, attuale presidente della Conferenza zonale Asl della Piana di Lucca.