
La città perde un pezzo importante della sua storia. Si è infatti spento all’età di 92 anni Pietro Carli, uno dei più noti commercianti lucchesi, titolare dell’antichissima oreficeria di via Fillungo. Lascia nel dolore la moglie Maria e i figli Carla e Giuseppe. Il funerale si tiene oggi alle 14.40 muovendo dall’obitorio del Campo di Marte per la basilica di San Frediano, dove alle 15 sarà celebrata la cerimonia funebre.
Un lutto che colpisce in primo luogo in mondo del commercio cittadino. Confcommercio in una nota esprime "commozione per la notizia della scomparsa di Pietro Carli, storico commerciante lucchese e titolare a lungo di una delle gioiellerie più prestigiose del nostro territorio".
"Iscritto da tantissimo tempo all’associazione – sottolinea Confcommercio – Carli ha fatto parte a lungo del sindacato orafi e ricopriva tuttora il ruolo di vicepresidente dell’immobiliare Ascom Sani. Fu lui uno dei principali artefici, nel 1988, della trattativa che porto Confcommercio all’acquisizione di Palazzo Sani in via Fillungo, dove l’associazione ha ancora oggi la sua sede centrale. Premiato nel 2004 dal mondo 50 & Più con il premio “Aquila di diamante”, con la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile di tradizione, professionalità e competenza nel mondo del commercio lucchese. Alla famiglia dell’amico Pietro, in particolar modo ai figli Carla e Giuseppe, vanno le più sentite condoglianze da parte del direttore Sara Giovannini e del presidente Rodolfo Pasquini, a nome dell’intera struttura di Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara".
Con Pietro Carli, Cavaliere di Gran Croce Dell’Ordine della Repubblica, per la serietà e l’onestà del suo lavoro, se ne va un’intera epoca. In negozio finn dal 1944, era subentrato alla guida dell’attività di famiglia nel luglio 1959, dopo la morte del padre Giuseppe. Un personaggio i cui interessi e la cui fama erano andati ben oltre la porta e le vetrine in legno del favoloso negozio di oreficeria in Fillungo. Sulla scia del padre Giuseppe (che nel 1953 aveva collaborato con Mario Soldati per alcune scene de “La Provinciale“) insieme all’amico Bruno Vangelisti, antiquario sopraffino, lo stesso Pietro aveva collaborato con un regista del calibro di Luchino Visconti. Affascinato dalle meraviglie esposte nel negozio, Visconti nel 1976 volle infatti che gli fornisse gli argenti e i gioielli per girare “L’innocente” e lo inserì con un cameo in una scena del film.
Ora cala il sipario, purtroppo, ma nessuno potrà mai dimenticare Pietro Carli, gran signore d’altri tempi.
Paolo Pacini