
Una tela che raffigura Abelardo ed Eloisa citati nel testo
Nel 1117 un frate quarantenne di nome Abelardo era, all’Università della Sorbona, una autentica autorità nel campo della filosofia. Una ricca famiglia decide di affidargli, per lezioni private, la giovane Eloisa appena sedicenne. Ma, ahimé, fra i due scoppia la passione e la ragazzina rimane incinta. Scandalo immenso. I parenti della giovane allieva sono infuriati ed, infatti, una notte dei loro sicari penetrano nella stanza di Abelardo e lo evirano. Eloisa viene reclusa nel convento di Argenteuil, Abelardo in quello di Saint Denis. Ma il loro amore benché, separati, durò fino alla morte con un epistolario ricchissimo in delicate lettere di una dolcezza infinita.
Pare che, dopo questo triste episodio, venisse imposto ad i seminaristi del tempo un uso continuo di Passiflora e tisane di Agnocasto. La passiflora si chiama così perché questo fiore decrive la passione di Cristo. Si intravede, infatti, una corona e degli stimmi che assomigliano a dei chiodi. Nella varietà tropicale, questo frutto è di facile reperibilità nei supermercati. Dare una fettina di passiflora ad un anziano con un sonno difficile vuol dire non solo calmarlo ma anche dargli dei minerali iportanti quali il potassio così utile per noi vecchietti che soffriamo di crampi notturni. Si può associare in caso di insonnia l’Agnocasto in gocce. Già il nome di questa pianta ci descrive le sue proprietà: agnello casto, pianta utile a tutti i soggetti iperattivi; se c’è una componente ansiosa da stress e vita iperattiva. Bastano poche gocce per avere un buon risultato.