REDAZIONE LUCCA

A secco e cattivi odori "Lago ridotto a una palude"

Il problema continua a ripresentarsi. Nuove proteste dai cittadini di Pontecosi. "Oltre a essere invivibile, è pericoloso per la salute pubblica"

Una cartolina dalla Garfagnana che nessuno vorrebbe vedere, quella che rimanda l’immagine del Lago di Pontecosi, dell’abitato adiacente dal quale il lago artificiale prende il nome e dei suoi provati abitanti, chiusi in una sorta di incubo che continua a ripresentarsi. Il Lago è nuovamente e da tempo a secco; poca acqua, fondo melmoso in bella mostra, sofferenza per l’ecosistema privo di ossigenazione e un ambiente circostante insalubre e maleodorante.

Queste, in sintesi, alcune delle problematiche che stanno nuovamente affrontando i locali, anche se le ricadute su un turismo dato in buona ripartenza non sono certo da sottovalutare. A Pontecosi, oasi di pace e luogo suggestivo dalla indiscussa bellezza quando l’acqua dell’invaso Enel ha regolarità di altezza, ci si potrebbe fermare al bar pizzeria “Il Ristoro sul Lago“ che offre anche pasti veloci da consumare all’esterno, sui tavoli che danno direttamente sullo specchio d’acqua. Acqua che, però, al momento non c’è. Tant’è che la riapertura del servizio al pubblico del locale è rimandata al mese di luglio, cattivo odore e brutta visione permettendo.

Desolanti considerazioni e cattiva pubblicità per una Valle del Serchio in cerca della giusta visibilità e una Garfagnana piena di voglia di rivalsa, di esserci, di contare come ambito turistico di eccellenza, soprattutto, per la sua elevata valenza ambientale. "Tutto questo fetore che siamo costretti a subire - dicono i cittadini del piccolo borgo del comune di Pieve Fosciana riversando il proprio disagio anche sui principali social media - , stona in modo incredibile con l’immagine di una Garfagnana data in piena ripresa turistica e capace di accogliere visitatori in arrivo da tutto il Paese e in cerca del buon vivere. E’ un autentico dispiacere dover vedere il nostro lago ridotto a una palude maleodorante, dove scorrazzano ratti e si spostano nugoli di zanzare. Oltre a essere invivibile, è pericoloso per la salute pubblica. Qualsiasi intervento doveva essere messo in campo prima di arrivare a questo punto indecente. La situazione, purtroppo, non è nuova, anche se in peggioramento continuo".

Da parte sua, la gestione di Enel Green Power lo scorso anno aveva tentato con un progetto innovativo sperimentale di porre rimedio all’accumulo di sedimenti nel bacino del lago artificiale. Alla prova dei fatti, però, i risultati non sono stati quelli sperati e le criticità si sono ripresentate puntuali. Un déjà vu annoso, dunque, che ha da tempo stancato i cittadini. A ciò, si aggiunge anche un tema non di poco conto, come il rischio idraulico che corrono le abitazioni più vicine alla riva, in caso di condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Per tutto questo, i pontecosini non intendono arrendersi, bensì farsi valere con decisione in qualsiasi sede possibile e fino alla definitiva soluzione, auspicabile in tempi brevissimi.

Fiorella Corti