
Ha preferito girare il filmato invece che prodigarsi nel soccorso dell’aggredito: il rapporto di forze, del resto, era tale che sarebbe stato soccombente... Ma la premura documentaria, con l’obiettivo di veicolare l’immagine ad un amico carabiniere, si è risolta comunque in conforto per la vittima. Grazie anche a quelle immagini, infatti, la Squadra mobile è riuscita a risalire ed ad arrestare gli autori della brutale rapina consumata nella notte del 22 ottobre nel quartiere Umbertino. Il bersaglio era stato quarantacinquenne, all’atto di acquistare le sigarette da un distributore automatico di Corso Cavour, all’altezza di via Milano. Lì era stato accerchiato da un gruppo di cittadini stranieri. Uno gli aveva passato sotto il naso alcune bustine di cocaina, proponendogli l’acquisto. Lui aveva rifiutato, con veemenza, facendo cadere a terra lo stupefacente. Di qui la reazione dei componenti del gruppo che iniziavano a colpirlo con calci e pugni, utilizzando anche una cinghia, ma anche un’asta di legno e un paletto in metallo.
Durante la violenta aggressione, iniziata in corso Cavour e proseguita nella parallela via Venezia, dove il malcapitato cercava di fuggire, la vittima veniva poi rapinata del telefono cellulare e del portafogli (dentro ’cerano 250 euro). Un testimone allertava il 112. All’arrivo delle pattuglie della Squadra Volante e di un ambulanza i rapinatori si erano già dileguati. Gravi le ferite riportate dall’aggredito in varie parti del corpo.
La conduzione delle indagini +è stata assunta dalla Squadra Mobile; partendo dalla denuncia della vittima, raccoglieva altri importanti elementi probatori, fra cui il filmato amatoriale e altri girati dalle telecamere di sicurezza cittadine. La profonda conoscenza del territorio e dei soggetti che gravitano in città permetteva, agli investigatori, di dare un nome a due degli autori dell’aggressione a scopo di rapina, che venivano riconosciuti con certezza assoluta dalla vittima del reato.
Si tratta di un ventiquattrenne di un trentunenne dominicani - Luis Enrique Ramos Bido e Javer Dionarbis Vargas Guerrero - pregiudicati, gravitanti nel quartiere, già sottoposti a precedenti provvedimenti di polizia. Ieri mattina all’alba sono scattate le manette ai loro polsi. Gli investigatori della mobile hanno dato esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Mario De Bellis su richiesta demdel Sost. Procuratore della pm Monica Burani che ha tirato le fila delle indagini.
AI due indagati sono contestati il reato di rapina e quello di lesioni gravi, aggravati dal fatto di essere stati commessi da più persone riunite, con armi ed in orario notturno, approfittando così di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa. Prossimamente l’interrogatorio di garanzia. Intanto la nomina del difensore: l’avvocato Paolo Munafò. ll fascicolo sulla rapina è all’attenzione anche dell’Ufficio Immigrazione della Questura, per la successiva adozione di provvedimenti di allontanamento definitivo dal territorio nazionale, in ragione della pericolosità manifestata.
Corrado Ricci