Quando la settimana scorsa il versante che sovrasta la Via dell’Amore ha cominciato a mostrare i primi segni di cedimento, tutti a Riomaggiore e Manarola hanno incrociato le dita, sperando che si trattasse di un episodio isolato e di lieve entità. Ma le forti piogge cadute tra venerdì e sabato hanno aggravato la situazione e provocato un cedimento della rete paramassi posta a protezione della falesia che sovrasta uno dei tunnel che si snodano lungo il percorso a picco a sul mare.
La colata di detriti e fango, che la settimana scorsa si era ’appoggiata’ sulla barriera ha sfondato la protezione ed è finita a valle, trascinandosi dietro anche un masso che è precipitato sulla copertura della galleria, danneggiandola e determinando un distacco dell’intonaco interno. Va chiarito immediatamente che il sentiero, come previsto in caso di allerta arancione, era chiuso al transito dei visitatori e resterà chiuso, nonostante il rientro dell’emergenza maltempo, per tutto il weekend e oltre: per lunedì 28 sono già state programmate, infatti, alcune verifiche tecniche per capire quali opere di ripristino siano necessarie. "La situazione è sotto controllo – spiega il sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia –. Le misure di sicurezza previste dal progetto di ripristino del sentiero hanno dimostrato la loro efficacia e la zona nella quale sono finiti masso e detriti rientra in un’area di per sé interdetta al transito dei pedoni. Certo, la rete paramassi non ha retto al distacco di fango e sassi, per cui è indispensabile fare alcune valutazioni di ordine tecnico. L’accaduto dimostra, al di là delle precauzioni che possono e devono essere assunte, quanto il versante sia fragile ed esposto al rischio di smottamenti: le opere di ripristino realizzate negli ultimi anni hanno garantito la messa in sicurezza ma non hanno azzerato il pericolo frana. Una constatazione che porta con sé la necessità di assicurare una manutenzione puntale e accurata. Da lunedì i tecnici saranno al lavoro per acquisire informazioni e gli accertamenti potrebbero richiedere un prolungamento della chiusura. Sicuramente la rete paramassi dovrà essere sostituita, ma allo stato non possiamo escludere la necessità di una variazione progettuale per una definitiva messa in sicurezza dell’area".
Roberta Della Maggesa