Un disastro ambientale sfiorato anche se annunciato. Il vecchio depuratore di Acam Iren a servizio della frazione di Corea resta in equilibrio precario, lottando con la forza degli anni oltre che contro l’impetuoso arrivo del fiume che da anni sta facendo la voce grossa nella zona fra territori di Vezzano e Santo Stefano. La piena del Magra ha mangiato il muro di contenimento del depuratore portandoselo via anche se la struttura, tecnicamente, è ancora in funzione e non sembrerebbe in pericolo di crollo imminente. Di certo l’acqua sta scalzando quella che una volta era una barriera lontana e che invece, anche a causa di un isolotto naturale formato al centro dell’alveo, la corrente picchia duro contro la sponda come in un gioco di biliardo. Ma questo non è purtroppo un panno verde e i birilli che il fiume ha abbattuto sono stati negli ultimi anni il campo da calcio dove giocava la Ponzanese e il depuratore.
"Un disastro prevedibile – spiega con amarezza il sindaco Massimo Bertoni – perchè la conformazione del corso d’acqua si è modificata e sta scalzando la sponda di Corea. Il campo sportivo sgretolato avrebbe dovuto far scattare l’allarme e pensare una soluzione. Quale? Intanto procedere all’allaccio con il depuratore di via Scoglio Varano a Santo Stefano. Oppure predisporre una protezione di quello del depuratore piccolo ma necessario per la frazione di Corea. Un eventuale crollo e sversamento in acqua provocherebbe un danno ambientale enorme. Ho già fatto presente il problema ad Acam Iren, ora dobbiamo sperare che il fiume non avanzi ulteriormente"
Massimo Merluzzi