
Il ragazzo ha svoltato l’angolo giusto. L’onda lunga del successo è arrivata in Laguna dopo un lungo giro del Paese che da mesi sta esaltando a suon di premi e riconoscimenti. Il talento di Bernardo Zannoni, vincitore del premio Campiello con il libro ’I miei stupidi intenti’, edito da Sellerio. Il prestigioso premio letterario giunto alla sessantesima edizione è stato assegnato al debuttante scrittore sarzanese di 27 anni nella cerimonia organizzata al Gran Teatro La Venice di Venezia.
La sveglia si è fatta sentire molto tardi in albergo e Bernardo Zannoni si è ritrovato a fronteggiare ancora una volta l’assalto delle telecamere senza un attimo di sosta dopo le lacrime di commozione della sera precedente sul palco e i tanti messaggi ai quali non è riuscito a rispondere. "Mi sono alzato da poco e ho scoperto di essere ancora il vincitore del Premio Campiello – esordisce con ironia Zannoni –, ma continuo a ripetere che non me lo aspettavo davvero. Infatti non saprei neppure cosa dire, a parte che sono felicissimo. Non avevo preparato nessun discorso per la cerimonia di premiazione perché non pensavo di salire sul palco e cosa potrei dire adesso? Ringraziare semplicemente chi ha creduto in me e nel mio lavoro".
Una famiglia conosciutissima in città la sua, la mamma Valentina Giovando è una nota designer mentre il babbo Alessandro è uno scrittore, prevalentemente di gialli, che vanta diversi libri pubblicati. Bernardo è diplomato al liceo classico ’Parentucelli’ di Sarzana ed ha percorso tante strade artistiche nonostante la giovane età. "Ho svoltato soltanto adesso l’angolo giusto – ripete sorridendo – riprendendo in mano un lavoro iniziato tempo fa quando ho deciso di tornare alla prosa. Nuovi romanzi in vista? "Non c’è fretta". Qualche sera fa ’Jim Bandini’, questo lo pseudonimo con il quale Bernardo ha mosso i primi passi nel mondo dell’arte, poesia e musica era ospite al festival ’Fino al cuore della rivolta’ a Fosdinovo, leggendo passi del suo libro in compagnia di Jonathan Lazzini, altro giovane talento sarzanese e dell’attore Giuseppe Cederna e adesso è entrato nella storia di un importante premio nazionale. Una nuova carriera che si spalanca in un’estate per lui fantastica, che ha visto premiare il suo romanzo, la storia di una faina che impara a scrivere e a conoscere la vita, premiato con i premi Bagutta e Città di Salerno prima del trionfo nella notte a Venezia.
"Quello che arriverà adesso– ha concluso Bernardo Zannoni – sarà scandito da questo meraviglioso premio ma ancora sono confuso dal casino che ho combinato. Non ho ancora idea del prossimo lavoro, ma se arriverà lo comunicherò". Tantissimi gli attestati di congratulazioni e sincera felicità sono arrivati senza sosta. Tra questi anche quello del sindaco Cristina Ponzanelli che ha fatto il tifo in diretta televisiva ma anche quelli degli amici di sempre, dei ’vecchi’ compagni di scuola e anche dell’ex preside del liceo sarzanese Vilma Petricone. Uno studente non proprio modello con un caratterino non affatto semplice, decisamente anticonformista che una volta uscito dal liceo si è dedicato alla scrittura decidendo di non frequentare l’università. Al suo primo libro Bernardo Zannoni ha stravinto il Premio Campiello, conquistando 101 voti su 275 votanti precedendo Antonio Pascale, Elena Stancanelli, Fabio Bacà e Daniele Ranieri. E adesso il ritorno a casa per cercare una nuova storia da raccontare.
Massimo Merluzzi