
La prima reazione è stata quella di mollare tutto, gettare al vento 20 anni di attività e ripartire dalla campagna allevando galline oppure ortaggi e frutta. Il lockdown ha colpito duramente il mondo del commercio e anche attività consolidate, con tanti anni di esperienza alle spalle, si sono ritrovate spiazzate e poi definitivamente cancellate. Matteo Guastini non si è perso d’animo e dopo qualche settimana di pensieri ha convertito al vino il suo negozio di viale della Pace a Sarzana. Il passaggio da "Mat Shop" a "Mat Wine" è stato una necessità per andare avanti e continuare a lavorare senza perdere ulteriore tempo prezioso. Per 20 anni ha venduto tavole da snowboar, abbigliamento da montagna e di tendenza per i giovani portando in città una linea molto particolare ma l’emergenza sanitaria lo ha piegato. Ma non spezzato.
"Ho convertito il negozio - spiega Matteo - grazie anche all’aiuto di mio padre Luciano che davvero mi ha dato una grossa mano nella costruzione di pedane, banconi e pareti in legno. Per la prima attività ormai non c’era piu’ spazio, magari tra qualche mese ripartirà tutto e ne sarei ben felice ma dallo scorso marzo per il mio genere di mercato si è spenta la luce". La scelta del vino, da vendere in bottiglia oppure sfuso e alla spina abbinato alla birra, dolci natalizi oppure formaggi e salumi non è stata casuale.
"Mio padre - continua - ha sempre svolto la professione del rappresentante del settore quindi anch’io mi sono avvicinato al mestiere ed è per questo che conosco bene l’originalità di quello che vendo. E’ stata una necessità perchè altrimenti avrei dovuto inventarmi chissà cosa, davvero avevo pensato anche di coltivare galline in un terreno ma non credo che sarebbe stato un lavoro duraturo. Ho rigenerato il mio locale trasformandolo completamente, senza nessun tipo di contributo per l’operazione. Ma di fronte al bivio ho scelto di non piangermi addosso e tentare una seconda strada".
Massimo Merluzzi