Velisti dispersi, 'Hanno azionato a mano l'allarme perciò hanno avuto tempo per salvarsi'

La moglie di Aldo Ravello: "Se prima ero sicura al 90% che fossero su una zattera, adesso lo sono al 100%"

Aldo Revello (a destra) e Antonio Voinea

Aldo Revello (a destra) e Antonio Voinea

Castelnuovo Magra (La Spezia), 7 maggio 2018 - Si apre uno spiraglio per lo skipper Aldo Revello e il marinaio Antonio Voinea, dispersi in Atlantico dal 2 maggio: dal "Bright", il veliero su cui stavano viaggiando, scattò il segnale d'allarme 'epirb' che non si aziona a contatto con l'acqua, ma manualmente. "Questo significa che Aldo e Antonio hanno avuto il tempo di scendere sotto coperta e poi di risalire per lanciare la zattera di salvataggio", ha commentato Rosa Cilano, moglie di Revello, che ha ricevuto questa informazione dalle autorità e l'ha approfondita con l'aiuto di esperti e velisti.

"Se prima ero sicura al 90% che fossero su una zattera, adesso lo sono al 100%", ha aggiunto. Intanto nella zona di ricerche - tra le isole Azzorre e la costa portoghese - è arrivata anche la fregata Alpino della Marina militare che ha a bordo un elicottero che ha avviato le perlustrazioni con sei ore di volo in due missioni giornaliere. Il governo di Lisbona ha comunicato al ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che e' "determinato a proseguire le operazioni di ricerca in mare di Revello e Voinea". Un pattugliatore portoghese si affianchera' da domani all'Alpino, che poi dovra' proseguire per gli Stati Uniti. La Guardia costiera italiana ha chiesto ai colleghi portoghesi di ampliare la zona delle ricerche e ha messo a disposizione i propri ufficiali in servizio all'Agenzia europea per la sicurezza marittima a Lisbona.