LAURA PROVITINA
Cronaca

Velisti dispersi, la moglie di Revello: «Alla Marina chiedo di non fermarsi»

L’angoscia di Rosa, la moglie dello skipper Aldo Revello: «Sono sulla zattera»

Rosa Cilano, moglie di Aldo Revello (foto Pasquali)

La Spezia, 9 maggio 2018 - Dopo sei giorni di ansia e disperazione, ieri Rosa Cilano, moglie dello skipper Aldo Revello che ancora oggi risulta disperso nelle acque al largo delle Azzorre, è comprensibilmente crollata. Con un filo di voce è riuscita a stento a rispondere alle nostre domande, nonostante la consapevolezza di dover lottare, di non poter mollare, per far sì che le ricerche del marito e dell’amico Antonio Voinea non si fermino. Da oggi la fregata Alpino della Marina Militare riprenderà, a meno di cambiamenti di programma dell’ultimo minuto, la sua rotta verso il Canada. E sempre ieri però la Farnesina ha comunicato alla Cilano una confortante novità. «Le autorità portoghesi – spiega la moglie di Revello – si sono attivate. Hanno inviato sul posto una nave per proseguire le ricerche. Mio marito e Antonio sono sulla zattera, non sono stati avvistati ma sono lì, ne sono sicura. L’importante è che le autorità portoghesi non smettano di lanciare i messaggi ‘warning’ alle navi in transito».

Nave Alpino ha lasciato l’area delle ricerche per ha proseguire la sua missione in America. Lei giudica che siano pochi soli due giorni di ricerca da parte della nostra Marina Militare? «Mi piacerebbe che la nostra Marina si muovesse con altre navi nella zona in cui il Bright è naufragato, non ho però idea se questo sia fattibile. Sono stanca. Sono arrivata a un punto che non so più neppure cosa chiedere, ormai ho detto tutto ciò che potevo dire. Alla Marina Militare italiana chiedo di continuare a cercare mio marito, magari con un’altra nave. Aiutatemi, proseguite le ricerche. Si tratta di due italiani dispersi nelle acque dell’Oceano: non potete lasciarli lì».  Due italiani, due velisti esperti che secondo la Cilano si trovano sempre a bordo di una zattera. Rosa è partita alla volta dei Caraibi a metà dicembre, insieme alla bambina, ed è stata insieme al marito fino al 23 marzo, data del suo rientro in Italia. Aveva lasciato ad Aldo i suoi vestiti e quelli della figlia, così da non caricarsi nel viaggio. Vestiti che ad oggi non sono stati rinvenuti galleggianti in mare dalle imbarcazioni che hanno setacciato la zona.  

Anche la famiglia Voinea è comprensibilmente sconvolta. Ieri abbiamo raggiunto telefonicamente Alice Voinea, la sorella minore di Antonio, nella sua casa di Padova. Quando hai sentito per l’ultima volta tuo fratello? «Domenica 29 aprile. Mi ha detto che stava bene e che stava rientrando. Vorrei lanciare un appello a chiunque possa darci una mano. Non stancatevi di cercare Antonio e Aldo. In quella zattera, in mezzo al mare, potrebbe esserci vostro padre, vostro fratello o vostro zio. Mettetevi nei nostri panni. Siamo disperati. Andate in quell’area, setacciatale e portateli a casa. Vi stanno aspettando».