REDAZIONE LA SPEZIA

"Vaccini, avvocati esclusi senza un perché"

Il presidente Enrico Angelini rilancia la richiesta. "Non vogliamo precedenze. Ma assistiamo ad assurde disparità di trattamento"

Il presidente dell’ordine degli avvocati Enrico Angelini

"Non chiediamo di passare avanti a nessuno. Ma non vogliamo essere esclusi dai vaccini solo per una preclusione ideologica". Il presidente dell’Ordine Degli Avvocati della Spezia, Avvocato Enrico Angelini, interviene per fare chiarezza riguardo la polemica legata la presunta richiesta della categoria di essere vaccinati senza attendere le normali previsioni del piano vaccinale.

Dunque Presidente, è vero che gli Avvocati hanno chiesto di essere vaccinati con priorità rispetto ai normali cittadini?

"Assolutamente no, non è così. Fino ad oggi il piano di vaccinazione nazionale prevedeva che le regioni potessero autonomamente decidere se vi fossero categorie che svolgono un servizio essenziale, e come tali da ammettere alla priorità dei vaccini. Tra queste, a mio avviso giustamente, è stata inserita la categoria degli operatori della giustizia: quindi i magistrati, i dipendenti del Ministero, e gli avvocati ma solo in alcune regioni. In questo contesto, la richiesta di inserimento, su scala nazionale, degli avvocati tra “gli operatori della giustizia” è finalizzata ad evitare disparità di trattamento tra regioni e tra persone".

Quali sono queste disparità?

"Perchè a Massa gli avvocati vengono tutti vaccinati e alla Spezia neppure uno? E ancora: è ragionevole che i pochi giovani aspiranti avvocati che in questo momento svolgono il ruolo di tirocinanti, affiancando i magistrati, siano vaccinati e gli avvocati no?"

Reputa quindi che la vostra sia una pretesa giusta?

"Non è una pretesa, né sta a me o agli avvocati giudicare quale sia la formula giusta: ci sono livelli di eccellenza e specialità deputati a fare queste valutazioni. Dico solo che se il criterio di selezione è l’esposizione al rischio di contagio nell’ambito di un servizio pubblico essenziale quale è quello della giustizia, non vedo perché si sia ritenuto ragionevole escludere gli avvocati. A maggior ragione, se si pensa che, tra gli “operatori della giustizia”, gli avvocati sono quelli maggiormente esposti al rischio da contagio, proprio per la natura della loro attività e la quantità di contatti necessari nell’ambito dell’esercizio della professione".

Avete fatto richieste o formali proteste?

"Proteste no, solo richieste: il nostro è un richiamo al senso pratico e alla sensibilità istituzionale".

Insomma, sostiene che non si tratta di una richiesta da parte di una casta privilegiata…

"Casta degli Avvocati? Privilegi? Questo lo può sostenere solo chi non conosce la realtà dei legali italiani".

Però il suo appello è solo in difesa degli avvocati ...

"Ho già spiegato quali sono i motivi del mio appello. Ovviamente l’auspicio è che in breve termine ci sia la disponibilità di dosi di vaccino sufficienti per tutti, somministrate in tempi contenuti. Ma se, come è accaduto fino ad oggi, vengono istituiti criteri priorità, quei criteri devono rispettare una logica. Che non può prevedere l’esclusione gli avvocati sulla base di una preclusione ideologica".