
di Anna Pucci
Il tribunale della Spezia ha concluso il procedimento seguito al pignoramento dell’edificio che ospita l’hotel Santa Caterina e ne ha disposto la messa all’asta. L’ier era iniziato nel 2017 e arriverà a conclusione nei prossimi mesi. Si tratterà – come descritto nel portale delle vendite giudiziarie del Tribunale della Spezia – di una vendita senza incanto in modalità sincrona mista: le offerte dovranno arrivare entro le 12 del 7 aprile e le buste verranno aperte alle 9 della mattina successiva.
L’offerta minima è fissata a 2.353.200 euro, con un rialzo minimo di 60mila euro e una cauzione del 10 per cento. Il valore di vendita giudiziaria dell’immobile in base alla perizia che fu fatta eseguire dallo stesso Tribunale nel 2017 è stimato in 3.137.600 euro; la stessa perizia attribuisce al bene un valore di mercato di 3.922.000 euro ma è stata stimata complessivamente una riduzione del valore del 20 per cento (784.400 euro) per alcuni fattori che potranno pesare sulle spalle di chi acquisterà l’immobile.
Che cosa va esattamente in asta? La piena proprietà dell’edificio adibito ad albergo di categoria 3 stelle, costituito da 70 camere standard per complessivi 140 posti letto, disposto su tre piani, oltre al sottotetto nel quale trovano collocazione le camere del personale, per una superficie commerciale di 2.437 metri quadrati circa. Sono comprese: la passerella che collega la struttura al centro benessere; la centrale termica (che serve anche altre porzioni non comprese nella presente vendita); una porzione di spogliatoi esterni e le aree antistanti e retrostanti la porzione in cui sono ubicate le camere standard, limitatamente alle corti graffate al fabbricato, per una superficie di circa 1.169 metri quadrati.
L’immobile pignorato – dettaglia ancora il Tribunale –fa parte di un complesso edilizio con commistioni di accessi ed impiant,. Sono escluse dalla vendita (perché di proprietà di terzi e non pignorate) le porzioni in cui sono ubicati le sale congressi, il ristorante, le suites, il centro benessere, la maggior parte del piazzale destinato a parcheggio, la maggior parte del giardino retrostante e la piscina scoperta. La vendita all’asta non metterà comunque in pericolo l’attività alberghiera, affidata in gestione con un contratto di affitto di azienda per dieci anni, stipulato nel 2015.
L’albergo di Santa Caterina era stato realizzato nel 2006 nel 2007 con un Piano particolareggiato di iniziativa privata in virtù del quale il Comune avrebbe dovuto ottenere anche una piscina pubblica realizzata in gran parte grazie agli oneri di urbanizzazione. La vicenda ha preso una piega assai diversa e ancora oggi da un lato la piscina non è conclusa e dall’altro il Comune vanta ancora un credito di quasi 525mila euro nei confronti del proprietario dell’edificio – in origine la società Gestecos nel frattempo fallita – per opere previste nella convenzione edilizia del 2008 ma non eseguite.
All’inizio del 2018 era già stata fissata la vendita all’asta dell’immobile, per il 18 aprile successivo. Ma quel procedimento non ebbe poi esito. All’inizio di questo mese di febbraio è stato pubblicato il nuovo avviso di all’asta. Il giudice dell’esecuzione del tribunale spezzino che ha firnato gli atti è Adriana Gherardi; delegata alla vendita l’avvocato Marina Perioli.