MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Una stretta da denuncia. Teja sporge querela dopo la baruffa in aula

A margine del tumultuoso Consiglio comunale erano volati insulti e minacce. A farne le spese il rappresentante della maggioranza, rimasto ferito a un mano.

A margine del tumultuoso Consiglio comunale erano volati insulti e minacce. A farne le spese il rappresentante della maggioranza, rimasto ferito a un mano.

A margine del tumultuoso Consiglio comunale erano volati insulti e minacce. A farne le spese il rappresentante della maggioranza, rimasto ferito a un mano.

La tensione dopo il consiglio comunale non è sfumata con il passare delle nottata e neppure dei giorni successivi. Nonostante i tentativi di ricomporre il tumultuoso confronto in sala consigliare la pace non è assolutamente arrivata. Anzi la vicenda è finita scritta nero su bianco in una denuncia presentata dal consigliere comunale Oscar Teja al comando della polizia municipale di viale Amendola. Attraverso il proprio legale il consigliere comunale spezzino ha raccontato la propria versione dell’episodio che lo ha visto protagonista prima di uno scontro verbale non soltanto con alcuni colleghi dell’opposizione ma anche con spettatori presenti in aula perchè avrebbero voluto seguire l’atteso dibattito sulla questione della manifestazione organizzata da Casapound in città. Nel giorni precedenti l’assise diversi rappresentanti politici e delle associazioni cittadine, e non soltanto, si erano espresse negativamente sull’opportunità di consentire l’iniziativa dal titolo “Defend Europe“ a sostegno della remigrazione prevista in piazza Brin. Proprio la mancanza di un confronto in aula tra le forze politiche e una presa di posizione ufficiale del sindaco Pierluigi Peracchini, comunicando anche le interlocuzioni avute con Prefetto e Questore, è stata la scintilla che ha fatto esplodere una situazione già ricolma di tensione. Proprio Oscar Teja è finito al centro della baruffa quando dopo un contatto ravvicinato con il pubblico si è visto stringere una mano. Evidentemente la stretta della mano è stata troppo vigorosa e ha costretto Oscar Teja alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea. Teja si è poi ripresentato con la mano fasciata coperta da una busta di ghiaccio.

Ad accendere la miccia dello scontro la decisione di non votare la mozione urgente presentata dall’opposizione con la quale si chiedeva di non consentire l’organizzazione della manifestazione organizzata da Casapound il prossimo sabato 17 maggio. Il tema non è stato ritenuto meritevole di discussione e così l’aula è diventata una polveriera. Sono volate parole grosse da entrambi gli schieramenti e per un attimo i consiglieri di opposizione hanno abbandonato il consiglio per poi rientrare nel settore del pubblico. Dopo le nuove offese, le minacce di risolvere la vicenda fuori dal Comune, si è innescato un parapiglia nella quale sono finiti anche il consigliere del Partito Democratico Andrea Montefiori e il segretario di Rifondazione Comunista Jacopo Ricciardi e il consigliere Massimo Lombardi. Quest’ultimo in un momento di particolare concitazione si sarebbe lasciato andare a frasi colorite per poi afferrare la mano di Oscar Teja che si è poi fatto refertare al pronto soccorso con una prognosi di 10 giorni. Già nel corso della notte il consigliere Massimo Lombardi ha scritto al collega scusandosi dell’accaduto per poi rendere pubblica la mattina successiva una lettera con la quale oltre a dichiararsi amareggiato per l’accaduto aveva ribadito le scuse e la volontà di rimediare. Atteggiamento che lo stesso Teja sembrava aver comunque apprezzato. Intanto però il consigliere di maggioranza di è presentato negli uffici della polizia locale consegnando la denuncia. Adesso la comunicazione verrà trasmessa alla Procura per avvalendosi delle immagini delle registrazioni del consiglio e delle testimonianze raccolte deciderà se avviare le indagini.

Massimo Merluzzi