La scelta di stoppare una lista già pronta per essere presentata in Tribunale aveva sollevato lo stupore di Italia Viva che pur indicando chiaramente il Movimento 5 Stelle nel responsabile del veto aveva mantenuto un profilo basso per tutta la campagna elettorale. All’esito del voto che ha decretato la sconfitta del centrosinistra quel malessere è riemerso con tutta la sua amarezza riaprendo anche antiche questioni mai superate. La senatrice spezzina Raffaella Paita nell’augurare buon lavoro al vincitore Marco Bucci e riconoscendo l’onore delle armi a Andrea Orlando ha ben chiaro il quadro. "Questa è stata la dimostrazione – spiega – che senza Italia Viva il centrosinistra fa poca strada. Basta fare due conti per capire che i miei voti uniti a quelli di Matteo Renzi avrebbero scritto la differenza. Non si è vinto in Liguria e così facendo non si vincerà neppure nel Paese".
L’esclusione dalla coalizione di centrosinistra arrivata a pochi minuti dal termine della consegna delle liste quanto è stata bruciante?
"Tanto soprattutto perchè – prosegue – il veto è stato posto in maniera arrogante da Giuseppe Conte. Il Movimento 5 STelle ha influenzato un percorso e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Una sconfitta di natura politica dettata dall’incapacità di inclusione".
Quanto pesa ancora il precedente del 2015 quando era candidata alla presidenza di Regione Liguria?
"Questa era l’occasione giusta per chiudere la vicenda del 2015 quando perdemmo perchè qualcuno si inventò l’arrivo di Cofferati. Da quella data in poi non si è più vinto intraprendendo una strada profondamente sbagliata per poi accettare le imposizioni di Conte. Questa è la dimostrazione evidente di come si possa buttare a mare un risultato più che mai alla portata".
Massimo Merluzzi