REDAZIONE LA SPEZIA

Un murales nella scuola L’omaggio a Capolicchio

Lo studente sarzanese fu ucciso nella strage dei Georgofili a Firenze. Gli alunni del Parentucelli - Arzelà all’opera con l’associazione ’L’egalitè’

Era uno studente di architettura e nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993 fu ucciso barbaramente nella strage mafiosa voluta da Cosa Nostra in via dei Georgofili a Firenze. A lui oggi altri studenti dedicano un murales all’interno dell’istituto Parentucelli Arzelà. Opera alla quale i ragazzi stanno lavorando nell’ambito del progetto ’Piano scuola’ per l’estate 2021, nell’iniziativa coordinata dall’associazione ‘L’égalité’.

Dario Capolicchio, sarzanese, aveva 22 anni quando fu ucciso dalla deflagrazione di un’auto imbottita di esplosivo che sventrò la torre dei Georgofili. Le altre vittime furono Angela Fiume e Fabrizio Nencioni con le figlie, Nadia e Caterina, ben 41 i feriti.

In questi anni il Parentucelli-Arzelà non ha mai dimenticato Dario e stravolta vuole concentrare il racconto non tanto nella strage e quindi nella sua fine ma più alla sua vita, le sue passioni e i suoi obbiettivi. "Il murales non vuole raccontare con esattezza la vita di Dario – spiegano i promotori dell’iniziativa –: ciò che conta in un luogo come la scuola è colpire l’occhio degli studenti su come la vita di un ragazzo qualsiasi sia stata stroncata da un evento di mafia a lui esterno". L’ideazione del dipinto è collettiva ed è stata una ’palestra’ in cui sono state messe a sistema le visioni e le volontà (talvolta contrastanti) di tanti ragazzi. "Stilisticamente si è optato per un linguaggio stilizzato, al fine di rendere possibile di racchiudere il racconto in poche e chiare immagini – proseguono i promotori –. L’utilizzo della grafica delle parole serve a dare la possibilità di comprendere allo spettatore subito i soggetti, i luoghi e il significato del murales. Lo spettatore, portato a fruire quello spazio come di movimento e passaggio, vede il dipinto da destra verso sinistra percependo temporalmente un’evoluzione nel racconto". L’interruzione della vita dello studente avviene in maniera brusca: uno strappo sul muro interrompe il racconto colorato e fumettistico e la dura realtà irrompe con le macerie catturate in uno scatto dopo la strage. La rappresentazione è quindi assegnata a un collage, applicando la foto stampata sulla parete che appare come uno squarcio nel muro.

I coordinatori per ‘L’égalité’ sono Paolo Rissicini, Filippo Paganini e Maria Paola Isoppo. Gli allievi che hanno aderito Giulia Netti, Giulio Spinetti, Cecilia Schiasselloni, Chiara Beconcini, Clara D’Amato, Susan Ratti Vivaldi, Alessia Marinaci, Aurora Lupo, Micol Landini. "Vedere ex studenti, volontari di L’égalité, rientrare nell’istituto come educatori, con grande professionalità ed impegno, ci fa particolarmente piacere e ci sostiene nel percorso educativo e di collaborazione intrapreso", ha concluso Paolo Mazzoli, vicepreside e docente di Arte.