REDAZIONE LA SPEZIA

Un malore nella notte. Cordoglio per Cassola

L'imprenditore levantese Damiano Cassola è scomparso a 59 anni a causa di un malore improvviso. Persona stimata e attiva nel settore turistico e nel volontariato, lascia la moglie, due figli e il fratello. Il Comune di Levanto e la comunità locale gli rendono omaggio per il suo contributo alla vita sociale ed economica della città.

Un malore nella notte. Cordoglio per Cassola

Un malore non gli ha lasciato scampo, e a nulla sono valsi gli sforzi dei militi della Cri levantese e del personale medico infermieristico del 118. Una scomparsa che a Levanto ha lasciato tutti attoniti, quella di Damiano Cassola, noto imprenditore levantese scomparso la scorsa notte a 59 anni. Lascia la moglie, due figli e il fratello. Una persona conosciuta e stimata: l’uomo, imprenditore nel settore alberghiero – titolare dell’Hotel Garden e di un agriturismo nella frazione di San Pietro, è stato socio fondatore dello storico consorzio turistico ’Occhio Blu – Levanto informa’, ricoprendo anche fino a pochi mesi fa anche la carica di amministratore delegato della Levante Sviluppo, società partecipata dal Comune di Levanto. Un uomo da sempre impegnato in prima linea anche nel volontariato, e con la passione dello sport outdoor, in particolar modo per la mountain bike. Le esequie si terranno domani, venerdì 5 luglio, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Levanto: alle ore 10.30 recita del santo Rosario e, a seguire, il rito funebre. Centinaia i messaggi di cordoglio approdati anche sui social, per una persona ben voluta da tutti. Anche il Comune di Levanto ha espresso il profondo cordoglio "per la scomparsa di una persona che ha profondamente segnato la vita sociale ed imprenditoriale della cittadina rivierasca. Gli amministratori lo ricordano, in particolare, prima come socio fondatore del consorzio turistico ’Occhio blu – Levanto informa’, quindi, fino ai mesi scorsi, in qualità di amministratore delegato della società ’Levante multiservizi srl’. In entrambi i ruoli si è sempre contraddistinto per l’apporto concreto fornito allo sviluppo socio-economico di Levanto, con particolare riferimento al settore del turismo, nel quale peraltro operava anche come imprenditore della ricettività alberghiera. Particolarmente apprezzato anche il suo ruolo da volontario negli interventi di pulizia e manutenzione dei sentieri della vallata insieme agli altri membri delle associazioni locali e al Cai.