Uccise la moglie consenziente. Zenucchi chiede di patteggiare. Istanza dei legali al tribunale

La procura nei giorni scorsi aveva modificato il capo di imputazione a carico dell’uxoricida. Gli avvocati chiedono tre anni e sei mesi: il gip si pronuncerà sulla richiesta il 26 giugno.

Uccise la moglie consenziente. Zenucchi chiede di patteggiare. Istanza dei legali al tribunale

Uccise la moglie consenziente. Zenucchi chiede di patteggiare. Istanza dei legali al tribunale

Potrebbe risolversi con un patteggiamento la vicenza giudiziaria di Alfredo Zenucchi, l’uomo di 57 anni accusato di omicidio del consenziente per la morte della moglie Rossella Cominotti, avvenuta in un hotel di Mattarana nel dicembre scorso. A stretto giro di posta dal decreto di giudizio immediato firmato lo scorso 21 maggio dal gip del tribunale della Spezia, che aveva disposto di procedere col giudizio immediato nei confronti di Zenucchi, fissando la prima udienza in Corte d’Assise per il 9 settembre, i legali del 57enne lombardo hanno depositato la richiesta una patteggiamento che verrà discussa il prossimo 26 giugno davanti al gip Marinella Acerbi. Gli avvocati Alberto Rimmaudo e Riccardo Balatri hanno presentato istanza per un patteggiamento con pena finale a tre anni e sei mesi di reclusione: una pena base di sette anni che verrebbe poi ridotta della metà, a tre anni e mezzo, per effetto delle attenuanti generiche e dalla scelta del rito. Tutto è rimandato al prossimo 26 giugno, quando sarà il gip del tribunale spezzino a decidere nel merito. Nel caso quest’ultimo accogliesse le richieste presentate dai legali, Zenucchi verrebbe immediatamente scarcerato, chiudendo di fatto una vicenda dolorosa cominciata l’8 dicembre dello scorso anno, quando il corpo di Rossella Cominotti venne ritrovato in un lago di sangue all’interno di una struttura ricettiva di Mattarana. La coppia aveva lasciato la propria abitazione di Cremona per raggiungere lo Spezzino. Nell’hotel di Mattarana, la coppia aveva cercato di mettere in atto il proposito di togliersi la vita, ferendosi con un rasoio. Rossella Cominotti morì dissanguata di lì a poco. Zanucchi, ferito, si era allontanato in auto lungo le strade della Val di Vara, fino a Zeri, poi lungo la Cisa a Terrarossa, dove fu bloccato dai carabinieri. Zenucchi sin da subito aveva collaborato con gli inquirenti, spiegando loro il piano suicida.

Un progetto che di fatto ha trovato pieno riscontro negli accertamenti disposti dalla procura spezzina, tanto da indurre alla modifica del capo di imputazione, non più omicidio volontario, ma omicidio del consenziente. Un passaggio non di poco conto: con la prima accusa avrebbe rischiato anche l’ergastolo, con la seconda una condanna dai 6 a i 15 anni. E proprio la modifica del capo di imputazione ha spinto i legali di Zenucchi a inoltrare un’istanza di patteggiamento, che sarà discussa il 26 giugno nel tribunale cittadino. Zenucchi si trova nel carcere di Villa Andreino.

Matteo Marcello