REDAZIONE LA SPEZIA

Truffe del nolo, in 18 vanno a processo

Otto assoluzioni e due patteggiamenti all’esito dell’inchiesta su scala nazionale della Guardia di Finanza

Due patteggiamenti della pena, otto assoluzioni e diciotto rinvii a giudizio. Sono i numeri dell’evoluzione giudiziaria - dopo il vaglio ieri da parte del gup Marinella Acerbi - della maxi inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza della Spezia che, nel 2019, aveva smascherato un’articolata rete di personaggi e operazioni finalizzate a produrre vantaggi economici illeciti attraverso le pratiche di leasing per il noleggio di arredi e beni per uffici. I beni, era emerso dall’indagine coordinata dal procuratore Antonio Patrono, esistevano solo sulle carte che costituivano le pezze di appoggio a giustificazione delle richieste di finanziamento le cui rate, dopo la prima, non venivano saldate. Fra le pezze di appoggio anche fatture-bluff e foto di mera scenografia: servivano a dimostrare l’avvenuto acquisto dei beni alla finanziaria Grenke Locazioni, con sede a Milano, che aveva erogato il prestito.

Ad alzare bandiera bianca sono stati i due ’artefici’ del meccanismo truffaldino: lo spezzino Corrado Baldi, 50 anni, e il milanese Roberto Camisasca, 47 anni. Il primo, attraverso l’avvocato Andrea Tavernelli, ha chiesto e ottenuto il patteggiamento della pena a tre anni di reclusione e 600 euro di multa. Due anni e 4 mesi di reclusione e 400 euro di multa sono stati concordati tra difesa e accusa per l’uscita di scena del secondo imputato maggiore. Per entrambi l’accusa era di associazione per delinquere finalizzata alle truffe ai danni di società finanziarie. Otto gli imputati che superano indenni le forche caudine dell’udienza preliminare, tra assoluzioni nel merito delle contestazioni e verdetti indotti dal risarcimento del danno. Nel primo caso spicca il proscioglimento dello spezzino Gianni Raggi, difeso dall’avvocato Andrea Corradino. Tre anni fa fu tra gli arrestati. Ora tira un sospiro di sollievo e medita un’istanza di risarcimento per ingiusta detenzione. Insieme a lui escono di scena otto computati: lo spezzino Renzo Anastasi e gli altri imputati che hanno dimostrato di essere estranei alle truffe: Dorina Da Rin D’Iseppo ( Belluno), Fausto Tacconi (Modena), Alessandro Sassoli (Firenze), Alessio Filippelli, Massimo Barrera (Vicenza) e Gabriela Albricci (Cremona). Quest’ultima, assistita dall’avvocato Simona Bracci, ha dimostrato di essere stata una mera di ’testa di legno’, usata a sua insaputa dai registi dell’intrigo. Prospettazioni che in parte riecheggiano sul fronte dei 20 imputati rinviati a giudizio. La resa dei conti è fissata per l’11 novembre prossimo.

Corrado Ricci