MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Crede di comprare l’auto di Angelina Jolie. Spezzino truffato di 50mila euro

Un 35enne si era illuso di essere in contatto con l’attrice sui social e di poter avere la sua Jeep

L’ispettore Alessandro De Nanni, dirigente della polizia postale della Spezia, ora diventata centro operativo per la sicurezza cibernetica

L’ispettore Alessandro De Nanni, dirigente della polizia postale della Spezia, ora diventata centro operativo per la sicurezza cibernetica

La Spezia, 24 gennaio 2024 – Credeva di essere entrato in contatto, attraverso il social network Messenger, con l’attrice Angelina Jolie. Era convinto fosse davvero lei a mandargli le sue foto e i filmati, arrivando al punto da proporgli di acquistare la sua Jeep che gli aveva mostrato in un video. E lui, uno spezzino di 35 anni, ha detto sì inviando 50mila euro per avere l’auto della celebre attrice. Che ovviamente non ha mai visto, perché si trattava di una clamorosa truffa. Non c’era Angelina Jolie dietro al profilo Messenger, bensì dei truffatori del centro Africa che una volta intascati i soldi, sono spariti. E il malcapitato spezzino, che credeva di avere agganciato la celebre interprete di Lara Croft, non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto alla polizia postale. Con ben poche speranze di riavere i suoi soldi. Le truffe on line sono purtroppo uno dei fenomeni più diffusi del momento: il crimine informatico non colpisce solo Spezia, dove se non altro le persone hanno fiducia nelle forze dell’ordine e denunciano.

L’ispettore Alessandro De Nanni (nella foto), dirigente della polizia postale della Spezia che di recente ha cambiato denominazione in centro operativo per la sicurezza cibernetica, mette in guardia dai rischi che si possono correre semplicemente con l’utilizzo del telefono cellulare senza prestare la massima attenzione.

"Passiamo in media 7 ore al giorno al telefonino – spiega De Nanni - i truffatori lo sanno e si sono organizzati per colpire. Stiamo registrando un nuovo tentativo di phishing con falsi sms inviati da banche che avvertono di presunte spese e invitano a cliccare link per sottrarre dati sensibili. Non fatelo, è una truffa. Ci sono poi i casi di spoofing dove i numeri delle forze dell’ordine vengono copiati, è accaduto anche al nostro della polizia postale, e i truffatori invitano perfino a verificare, chiedendo poi i dati per sbloccare il conto e impossessarsi del denaro. Uno spezzino con questo metodo ci ha rimesso 8mila euro. Va detto che i truffatori ora sono molto fantasiosi, ma la truffa sentimentale non passa mai di moda. Una vedova spezzina ha perso 10mila euro per aver creduto di poter conoscere un uomo con il quale ha chattato a lungo e poi le ha chiesto un aiuto economico prima di incontrarsi di persona. Cosa che non è mai avvenuta. E’ stata la figlia a denunciare l’accaduto. Succede ovviamente anche il contrario, con gli uomini vittime. Ci sono infine le truffe con l’intelligenza artificiale, dove vengono copiate la voci al telefono e le immagini video. Qui non sappiamo ancora dove si può arrivare".