Troppe aggressioni a Villa Andreino. Polizia penitenziaria in agitazione

Tre agenti feriti in sedici giorni, i sindacati hanno proclamato l’astensione dal servizio di mensa

Troppe aggressioni a Villa Andreaino e i sindacati della polizia penitenziaria, stanchi di questa situazione già più volte denunciata,, hanno proclamato lo stato di agitazione, iniziando dalla sospensione del sevizio mensa per arrivare a qualcosa di più clamoroso, se non ci saranno risposte. A darne comunicazioni sono i sindacalisti di polizia penitenziaria Andrea Marino del Sappe, Giovanni Di Lillo del Sinappe, Vincenzo Piazza dell’Osapp, Roberto Cilento della Uil, Guido Pregnolato dell’Uspp, Ciro Campoli della Cisl e Alessandro Izzo della Cgil che esprimono profondo rammarico per quanto accaduto.

"In 16 giorni sono avvenute tre aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria della casa circondariale della Spezia. Gli autori delle violente aggressioni sono tre diversi detenuti che continuano la loro vita detentiva, come nulla fosse accaduto, impuniti e soprattutto “non trasferiti” ad altra sede come da circolari dipartimentali.

Nel dettaglio, in data 13 dicembre un poliziotto penitenziario riceveva una bastonata alla nuca, “colpevole” di essere intervenuto per evitare la peggio ad un altro ristretto barricatosi nella propria camera di pernotto per sfuggire alla furia inaudita e ingiustificata di un altro detenuto. Il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso cittadino, dimesso con una prognosi di 7 giorni. In data 22 dicembre, un detenuto minacciava e colpiva un Ispettore di polizia penitenziaria “colpevole” di voler far tornare il detenuto nella sua sezione detentiva. L’ispettore è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso cittadino, dimesso con prognosi di 7 giorni. In data 29 dicembre un poliziotto penitenziario riceveva insulti, minacce, colpi e spinte poiché “colpevole” di voler far rispettare le regole all’interno dell’Istituto. Il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso cittadino, dimesso con prognosi di 6 giorni".

"Da tempo segnaliamo all’amministrazione penitenziaria - scrivolo i sindacati – in particolare al direttore della Spezia e al provveditore regionale le criticità dell’Istituto spezzino, il carcere della Spezia non è dotato di nessuna “camera” o reparto per destinare detenuti violenti.

Si fa presente che, come oramai da troppo tempo succede, chi si rende protagonista di aggressioni nei confronti del personale o detenuti o compie danneggiamenti a beni dell’amministrazione - anche di importanti entità - non soltanto non sconta l’isolamento, ma addirittura continua a partecipare a tutte le attività ricreative e sportive, come nulla fosse accaduto e spostandosi anche in altre sezioni e piani. Per questo motivo i sindacati maggiormente rappresentativi hanno comunicato che dalla data del 9 gennaio il personale di polizia penitenziaria inizierà la forma di protesta dell’astensione dal servizio di mensa obbligatoria diurno. Se non verranno presi urgenti provvedimenti le organizzazioni sindacali in data 15 gennaio inizieranno il presidio del personale di polizia penitenziaria ad oltranza fuori l’ istituto penitenziario della Spezia fino a che non sarà assicurata l’integrità fisica di tutti i poliziotti e verrà posta fine a questa ordinarietà di violenza, che si potrà concretizzare soltanto con il trasferimento dei detenuti autori delle violenze e con l’invio di un congruo numero di personale di polizia penitenziaria".