Tridicino, storie di mare. L’Amfiteatrof a Levanto

Stasera nuovo appuntamento con il Festival nell’auditorium dell’Ospitalia. Viaggio mitologico con il polistrumentista Catalano e l’attore Montandon.

Tridicino, storie di mare. L’Amfiteatrof a Levanto

L’attore Pietro Montandon

LEVANTO

Tridicino è un viaggio in barca nel mare di Sicilia, tra alghe, correnti, polpi giganti, veloci paranze, dragunare – le terribili ‘trumme marine’ sconfitte con l’arte antica tramandata di padre in padre – e conchiglie che ‘sonano’ la musica del vento. ‘Un racconto di mare: Tridicino’ è il nuovo appuntamento del Levanto Music Festival Amfiteatrof, in programma stasera, alle 21.30, all’Auditorium dell’Ospitalia del Mare.

Nella produzione di Lunaria Teatro, sui testi di Andrea Camilleri e la regia di Daniela Ardini, i protagonisti sono il polistrumentista Roberto Catalano e l’attore Pietro Montandon. Quest’ultimo in televisione ed in cinema è stato diretto da Sironi (in ‘Montalbano e il furto del tesoro’) e Tornatore (ne ‘Il camorrista’); dall’estate del 2017 collabora stabilmente con Lunaria Teatro, portando in scena come unico interprete: ‘Maruzza Musumeci’ di Camilleri (di cui tra l’altro aveva già interpretato ‘La concessione del telefono’, ‘La cattura’, ‘La signora Leuca’ e ‘Troppu trafficu ppi nenti’). Tridicino è soprattutto è un viaggio sulle onde e nelle profondità del mare Camilleriano. Un racconto di ispirazione mitologica denso di emozioni, di spunti ora ironici, ora malinconici e di rimandi a un mondo ormai quasi scomparso, ma ancora vivo nella tradizione del ‘Cunto’. Questo racconto ricorda le spiagge del Ponente ligure all’inizio dell’Ottocento – periodo in cui è ambientato lo spettacolo – quando erano ancora relativamente intatte e piene di fauna e flora, e quando si vedevano le premesse del turismo sulla costa ligure. Inoltre, i 18 strumenti suonati dall’etnomusicologo Roberto Catalano evocano con suggestione i suoni dell’acqua, del mare e delle conchiglie, in un rapporto ancora diretto con la natura incontaminata e tutto il mondo favolistico che viene dal mare. Si riporta alle leggende e ai miti marini evocando anche episodi drammatici come l’arrivo dalla tromba marina e il rischio conseguente per la comunità molto coesa dei pescatori. I modi e le forme della tradizione dei canti legati al mare sono simili tra la Liguria di un tempo e la Sicilia di un tempo. Catalano è un attivo ricercatore e collezionista di strumenti musicali provenienti da tutto il mondo. È un compositore e arrangiatore di musiche di vario genere tra le quali l’adattamento di un brano polivocale della tradizione del cantu a tenore sardo per il celebre quartetto d’archi americano Kronos Quartet.

Marco Magi