ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Tari, lacrime sulla stangata . La nuova tranche è una botta: "Cifre superiori a un anno fa"

La tassa sui rifiuti dopo la sorpresa ha provocato il malcontento degli operatori commerciali. Le associazioni di categoria hanno chiesto un incontro urgente con gli assessori Casati e Giarelli.

L’aumento della tassa sui rifiuti ha alzato il coro di protesta

L’aumento della tassa sui rifiuti ha alzato il coro di protesta

Come una doccia fredda. Un fulmine a ciel sereno che, senza preavviso, si è abbattuto sui commercianti spezzini. La stangata rappresentata dalla seconda rata della Tari non ha risparmiato nessuno, ma il comparto che pare esserne più colpito è quello del food. E se da una parte, la partita passa nelle mani delle associazioni di categoria che, sotto il coordinamento di Rete imprese, hanno chiesto un incontro con gli assessori preposti; dall’altra cresce la mobilitazione di una seconda rete. Quella del coordinamento dei commercianti spezzini che, sotto la guida di Angela Torroni, chiede di poter sedere al tavolo di confronto. "Noi ci siamo ritrovati davanti a una spesa superiore di ben 1500 euro rispetto a quella dell’anno scorso: se un anno fa, di questi tempi, avevamo pagato una bolletta di 7mila euro, quest’anno la seconda rata della Tari ha il valore di 8500euro". A parlare così è Gianluca D’Avanzo, titolare dell’Osteria all’Inferno dal 1905 che, oltre a sottolineare la portata di un aumento che supera il 20%, ci tiene a evidenziare quanto a pesare sia stato anche il modus operandi. "Al momento del pagamento della prima rata di febbraio, non si è parlato di alcun possibile aumento che avrebbe riguardato la seconda: non abbiamo avuto né un preavviso né una spiegazione, questa modalità è stata davvero poco simpatica e poco chiara. Avremmo piacere ad avere un confronto per capire anche se questo aumento è legittimo. E poi – conclude - la cosa auspicabile sarebbe quella di poter dilazionare questa spesa in diverse rate".

"La cifra della fattura relativa al secondo semestre del 2025 è notevolmente superiore a quella dell’anno scorso – dice Marcello Armani, titolare dell’omonima pasticceria –, stiamo parlando di almeno un 10%in più. Per questo, subito dopo averla ricevuta mi sono recato negli uffici di Spezia Risorse e mi è stato spiegato che si tratta di un aumento che, nell’ottica dell’anno solare 2025, ricade interamente sulla seconda rata. La speranza – continua - è quella di poter avere delle compensazioni o attutire i costi perché, noi commercianti, siamo in un momento di difficoltà: parlo della realtà di Migliarina, ma è una situazione che riguarda anche i colleghi del centro. Ora – conclude - contiamo sulle associazioni che ci rappresentano affinché possano farci avere delucidazioni a fronte di un incontro con le istituzioni".

Sono state infatti le associazioni di categoria (CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti della Spezia rappresentate da Pasquale Cariulo, Giuseppe Menchelli, Roberto Martini e Fabrizio Capellini) a richiedere un incontro con gli assessori Alberto Giarelli e Kristopher Casati per approfondire due temi di grande rilevanza per il tessuto commerciale locale. È stato chiesto un confronto con l’assessore Casati sull’aumento della Tari per le imprese e gli esercizi commerciali, evidenziando l’importanza di essere coinvolti preventivamente nelle decisioni che incidono direttamente sulle attività economiche del territorio. Con l’assessore Giarelli, invece, l’interesse è discutere del piano del commercio e del recente avviso pubblico per il conferimento di un incarico professionale finalizzato alla rigenerazione del centro storico commerciale. Ma a mobilitarsi è anche la rete autonoma dei commercianti a cui le associazioni di categoria hanno dimostrato piena solidarietà. "Alla nostra raccolta firme si sono aggiunti altri 8 commercianti – dice Angela Torroni – ma il dato che ci fa ancora più piacere è che ad aderire sono anche esercenti e di Migliarina e forse ne confluiranno dal Canaletto. Sono stata contattata dalle associazioni di categoria che ci hanno fatto sapere la loro solidarietà: daranno una mano anche a noi negozi, prescindere dall’iscrizione. Nessuna risposta invece ci è pervenuta da parte delle istituzioni, ma noi non demordiamo: auspichiamo che i conteggi vengano rivisti e sarebbe opportuno che le autorità invitassero anche noi come coordinamento dei commercianti a un tavolo di confronto".

Alma Martina Poggi