
Una storia infinita, fatta di carte bollate, sentenze e appelli. È quella che va avanti da anni tra il Comune...
Una storia infinita, fatta di carte bollate, sentenze e appelli. È quella che va avanti da anni tra il Comune di Porto Venere e l’Aeronautica militare sulla Tari, il tributo legato allo smaltimento dei rifiuti. Una battaglia legale che nei giorni scorsi ha visto aggiungersi un ulteriore tassello: l’impugnazione, da parte del ministero della Difesa e dell’Aeronautica militare, della sentenza con cui la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado della Spezia nei mesi scorsi aveva respinto il ricorso per l’annullamento dell’avviso di pagamento emesso nel 2022 dal Comune di Porto Venere legato all’indirizzo del Comando Aeroporto di Cadimare dell’Aeronautica militare per ottenere il pagamento della Tari relativa al campeggio situato al Pozzale. Una bolletta da circa 450mila euro che il ministero della Difesa non ritiene dovuta, tanto da muovere l’Avvocatura dello Stato per chiederne l’annullamento. Nonostante il pronunciamento avverso della Corte tributaria spezzina, il ministero della Difesa ha deciso di andare avanti, impugnando la sentenza alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado. Immediata, anche in questo caso, la risposta del Comune guidato da Francesca Sturlese, che ha deciso nei giorni scorsi di costituirsi in giudizio affidando all’avvocato Pietro Piciocchi la tutela legale, forte anche delle sentenze precedenti che hanno visto l’ente comunale sempre vittorioso in primo grado.
mat.mar.