CHIARA TENCA
Cronaca

Su e giù fra sentieri e scale iconiche. Il progetto: un rifugio nell’ex scuola

Il Cai propone di realizzare una struttura con 40 posti letto e un presidio medico

Il Cai propone di realizzare una struttura con 40 posti letto e un presidio medico

Il Cai propone di realizzare una struttura con 40 posti letto e un presidio medico

Se si pensa al turismo lento, Campiglia sembra la meta ideale: non ancora colonizzata da bar e ristoranti, da qui c’è lo snodo per alcuni dei sentieri più amati del Levante ligure, a partire da quello dell’Infinito da Riomaggiore a Porto Venere. E poi, ci sono i collegamenti per le "superstar": le scalinate amatissime, tanto iconiche quanto dure da percorrere. Poco sotto la piazzetta s’imbocca quella del Persico, andando verso le Cinque Terre si arriva a quella di Schiara e poi a quella celebre di Monesteroli, e ancora più in là a quella della Fossola, su cui si affaccia la chiesetta dell’Angelo Custode. Non è un caso che fra i pochi ’foresti’ in cui ci s’imbatte qui, la maggior parte vesta scarpe da trekking e abbia i bastoncini in mano, molti dei quali si fermano per un momento di ristoro al Piccoloblù, locale all’aria aperta che è il punto ideale per una sosta fra un sentiero e l’altro. A contribuire a rafforzare questa vocazione, due proposte dell’associazione Campiglia Domani, che riguardano altrettante strutture del paese recuperate: la ex scuola e il vecchio mulino.

"Appoggiamo la proposta di gestione delle ex scuole, espressa dal Cai sezione la Spezia che prevede: scuola Cai di formazione per l’escursionismo, rifugio per 40 posti letto, salone ad uso del paese, presidio medico. Ad oggi – continuano – l’edificio risulta in vendita". I suoi iscritti auspicano, invece, una gestione diretta del vecchio mulino, restaurato negli anni scorsi dal parco nazionale delle Cinque Terre, che occupa uno spiazzo in mezzo al bosco poco dopo il Piccoloblù, insieme all’ente e all’amministrazione comunale. Oggi affascina chi è di passaggio, ma resta tristemente chiuso e in attesa di nuova vita, con tanto di nastro bianco e rosso a impedire la salita sulla scala esterna. Tre le proposte per la sua futura destinazione da parte dell’associazione Campiglia Domani: "questo mulino è un vero tesoro, ma serve valorizzarlo e renderlo un punto di attrazione; al piano terra vorremmo allestire un punto informazione turistico e una biblioteca , al primo un museo permanente della tradizione contadina di Campiglia. Eventuali proventi derivanti da questa gestione, dovrebbero essere destinati alle necessità del borgo".

C.T.