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’Sogno di una notte di mezza estate’. Shakespeare sul palco dell’Astoria

Martedì al Teatro Astoria di Lerici, in scena la commedia fantastica di Shakespeare 'Sogno di una notte di mezza estate'. Un intreccio di amore, magia e mistero che affascina e coinvolge il pubblico.

’Sogno di una notte di mezza estate’. Shakespeare sul palco dell’Astoria

Commedia fantastica e tenebrosa, ‘Sogno di una notte di mezza estate’ che verrà presentata martedì, alle 21, al Teatro Astoria, in collaborazione con 55° Festival teatrale di Borgio Verezzi e Unità di Ricerca Teatrale. Con estrema delicatezza e grande immaginazione, William Shakespeare intreccia e combina in un disegno unitario le diverse vicende di due coppie di innamorati che per amore – opponendosi alla legge – fuggono dalla propria città, si inseguono e si perdono in un bosco, regno di maghi, fate e dispettosi spiriti. In quello stesso bosco, con amore e dedizione, una sgangherata compagnia di artigiani allestisce un improbabile dramma da rappresentare davanti alle autorità della città. Nella pièce, passione e inganno si avviluppano in modo assurdo e repentino per poi dipanarsi come d’incanto. Realtà e irrealtà giocano a fondersi e a confondersi insieme in una folle notte d’estate governata dal capriccio di Amore, la forza più potente e misteriosa del mondo.

Sogno di una notte di mezza estate, nella traduzione di Antonio Mazzara e per la regia di Jurij Ferrini, vede come interpreti: Paolo Arlenghi (Bottom), Jurij Ferrini (Egeo/Oberon/Peter Quince), Marita Fossat (Ermia), Michela Gioiella (Ippolita/Titania), Agnese Mercati (Elena), Federico Palumeri (Lisandro/Tom Snout), Stefano Paradisi (Teseo/Francis Flut), Michele Puleio (Demetrio/Robin Starvelling) e Rebecca Rossetti (Puck). "La vera domanda è: cosa può raccontarci oggi questa splendida favola? Mi pare – scrive Ferrini – che il perno centrale di una lettura moderna di quest’opera sia il mistero della tempesta biologica dell’innamoramento, una sequenza biochimica di emozioni che per durata ed effetti vince su qualsiasi altra droga, più o meno naturale. L’amore è un vero mistero.

Gli antichi avevano immaginato un bimbo alato, capriccioso e bendato che scoccava frecce nel cuore di chi doveva innamorarsi: Cupido. Questo è un testo di giovani che parla ai giovani nel pieno delle loro tempeste ormonali. È a loro, a chi resterà dopo di noi, a chi vedrà la fine di questo secolo, che mi piacerebbe dedicare questo sogno". Lo spettacolo è il terzo della Stagione di Prosa del teatro lericino, i biglietti sono disponibili anche fuori abbonamento direttamente al botteghino la sera dello spettacolo o prenotabili telefonicamente al numero 348 5543921 tramite Whastapp.

Marco Magi