Siccità, la Liguria chiede lo stato di emergenza

Il presidente della Regione Toti: "Indicati interventi per 10 milioni"

La Spezia, 7 luglio 2022 - La siccità sta mettendo in ginocchio tante regioni in Italia. Una di queste è la Liguria che nel pomeriggio di giovedì 7 luglio ha chiesto al governo lo stato di emergenza. "Dopo la dichiarazione di alta severità idraulica fatta due giorni fa dall'autorità di bacino - ha dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti - in tempi molto rapidi ho firmato il decreto di richiesta dello stato di emergenza al governo che contiene circa 10 milioni di euro di interventi emergenziali. Si va da bypass a scavi di pozzi, ad altri interventi che hanno carattere di urgenza". 

La parte più consistente dei finanziamenti riguardano l'Ato Centro Est, con 3,9 milioni per il potenziamento e l'interconnessione di reti idriche, nuove condotte di adduzione, realizzazione di nuovi pozzi, seguito dall'Ato Ovest, con 2,7 milioni e 1,3 milioni all'Ato Est. "Poi aspettiamo l'ordinanza del capo dipartimento della Protezione Civile - continua Toti - che conterrà anche gli interventi, sia quelli risarcitori alle imprese che potrebbero avere danni dalla situazione di scarsità idrica, che per quelli per gli investimenti strutturali, come il rifacimento dell'acquedotto del Roja al quale il Pnrr destina oltre 30 milioni di euro". "Oggi siamo intorno al 40% di piogge in meno rispetto alla media del periodo e abbiamo una situazione di bacino che sono in una fase avanzata di una cinquantina di giorni, l'invaso del Brugnato è ai livelli che si raggiungono solitamente ad agosto. La situazione andrà via via aggravandosi. Questa situazione ci coinvolgerà fino a settembre", ha sottolineato Toti. L'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, dice: "Stiamo correndo. Gli interventi emergenziali sono immediatamente disponibili se ci verranno concesse le risorse e sarebbero interventi necessari per affrontare questa prima emergenza. Altra cosa sono i temi strutturali che ci vedranno coinvolti nei prossimi anni".

La richiesta della regione Liguria arriva un giorno dopo la firma dello stato di emergenza in Toscana da parte del presidente della Regione Eugenio Giani. L'atto firmato dal presidente Giani per la grave crisi idrica determinata dalla siccità riguarda il complesso del territorio regionale, anche se non tutte le aree sono nella stesse condizioni di criticità. Questo grazie alla presenza di infrastrutture, come la diga di Bilancino o di Montedoglio, che consentono di fronteggiare le situazioni di emergenza come quella attuale. Ma le situazioni critiche e di sofferenza sono tali da imporre la strada della dichiarazione di emergenza, passaggio necessario per mettere a punto il piano di interventi che andrà sottoposto alla valutazione del Governo.  "Non si poteva attendere oltre - spiega il presidente Giani - troppa la preoccupazione causata da siccità e alte temperature, con effetti sempre più pesanti sulle riserve idropotabili e sulle attività agricole e di acquacoltura".