MATTEO MARCELLO
Cronaca

Seal non paga gli ex autisti. I sindacati sul piede di guerra: "Pronti a stracciare l’accordo"

Sotto la lente la mancata liquidazione della quarta rata del trattamento di fine rapporto. Cgil, Cisl e Uil scrivono all’azienda: "Decadenza del beneficio in caso di ulteriore inerzia".

Seal non paga entro i termini la rata del Tfr agli ex dipendenti e i sindacati minacciano di stracciare l’accordo. Non c’è pace per il trasporto pubblico spezzino. Questa volta sono i sindacati di categoria a fare la voce grossa dopo essere venuti a conoscenza che Seal, società che deteneva fino a pochi mesi fa il subappalto del 30% delle linee del tpl spezzine, non ha mantenuto fede all’accordo firmato lo scorso 15 gennaio, che individuava le modalità di pagamento del trattamento di fine rapporto ai dipendenti che avevano lasciato la società per passare all’Ati Trotta-Riccitelli. Un pagamento rateizzato, con modalità e diversificate a seconda della somma maturata dal lavoratore. L’azienda, secondo i sindacati, non avrebbe pagato entro il 30 aprile la quarta tranche: 76350,57 euro che avrebbero dovuto essere accreditati nei conti di 24 ex lavoratori. Da qui, la lettera inviata a Seal e per conoscenza ad Atc Esercizio, con cui Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sollecitano Seal "all’immediato pagamento di quanto dovuto", sottolineando al contempo che la prolungata inerzia dell’azienda nei confronti degli ex lavoratori potrebbe spingere i sindacati a "far valere la decadenza del beneficio del termine" come previsto dall’accordo di inizio anno. Nel dettaglio dall’articolo 5, nel quale viene evidenziato che "il mancato pagamento anche di una singola rata o parte di essa, pure relativa a un solo lavoratore, darà diritto al recupero dell’intero importo residuo a tutti i lavoratori coinvolti". Una mossa che rischierebbe di mandare in difficoltà Seal, che aveva chiesto e ottenuto un accordo con i sindacati nella consapevolezza delle difficoltà di onorare l’intero pagamento del tfr in un’unica soluzione per tutti i lavoratori.

Matteo Marcello