
CI SIAMO... Vacanze ormai agli sgoccioli: la prossima settimana, mercoledì 14 settembre si tornerà sui banchi di scuola
La Spezia, 7 settembre 2016 - «NON ABBIAMO tasse da pagare, siamo esentati». Ecco la fascia di genitori più fortunata: quella della scuola primaria, le ‘vecchie’ elementari. Oltre a non dover pagare una quota d’iscrizione (se non un piccolo contributo), le famiglie dei bambini che iniziano il percorso della scuola dell’obbligo, attraverso le cedole librarie pagate dal Ministero, possono ritirare gratuitamente i libri di testo nelle cartolerie del territorio.
Se alle elementari, dunque, soprattutto per chi entra in prima, la quasi totalità della spesa è rappresentata da cartoleria e affini (oltre a mensa e scuolabus, se se ne usufruisce), diversa la situazione alle medie dove, invece, si pagano anche i libri e il materiale per materie come l’educazione tecnica.
A spanne, alle elementari la spesa può attestarsi sui 6-700 euro a bambino (mensa, scuolabus, grembiule, eccetera); per le medie vanno aggiunti 2-300 euro di libri. Gite scolastiche e extra esclusi. Insomma, è comunque una stangata.
«I LIBRI per le elementari non dobbiamo pagarli – chiarisce Dora D’Angelo, mamma di due bimbi di seconda e quinta elementare –. Invece, l’assicurazione è obbligatoria. E costa dieci/dodici euro circa».
Niente costi per tasse e libri, quindi. Ma le spese ci sono comunque. Anche se di natura differente. Alcuni genitori pagano la mensa scolastica, altri lo scuolabus e alcuni pagano entrambi. Nel Comune della Spezia ogni pasto ha un costo di 5 euro e 80 centesimi: far mangiare i propri figli a scuola non è propriamente gratis. Ogni mese, la cifra prestabilita deve essere versata e intestata al Comune della Spezia. Per quanto riguarda il trasporto, il costo dello scuolabus è di 175 euro e il pagamento può essere effettuato in una rata unica annua, oppure con due rate semestrali (da 97 euro l’una). A partire dal secondo figlio iscritto al servizio, le famiglie hanno diritto al 30% di sconto; sconto che sale al 50% per quelli successivi.
PARLANDO di costi, le elementari non raggiungono le cifre delle scuole medie, tantomeno quelle superiori. In compenso, ci sono diverse attività extracurriculari che richiedono un altro investimento di denaro. Le gite scolastiche, per esempio. Sulla mancanza delle tasse di iscrizione, però, non tutti concordano: Francesco Bagnasco, padre di un alunno, sostiene che «le famiglie in difficoltà dovrebbero essere esentate dal pagare le tasse sempre ma le altre potrebbero contribuire già dalle elementari». Come mai questa proposta? «Con qualche soldo – spiega Bagnasco – in più si potrebbe investire sulla manutenzione, nonché sulle strumentazioni. Alcuni istituti andrebbero risistemati: hanno i muri che sembrano cadere a pezzi».
C’È ANCHE chi, come Tiziana Pini, parlando di scuola, decide di andare oltre la mera ansia individuale delle spes per elaborare idee contro lo spreco, di soldi e di cibo. «Le mense scolastiche dovrebbero dare in beneficienza le rimanenze di cibo, magari a centri bisognosi», si esprime Pini, prima di affrontare un altro argomento: il riciclo compulsivo di libri. «E perché non fare un passamano di testi accademici – ha concluso –.. I libri cambiano troppo spesso. Per gli aggiornamenti ci sono anche altri strumenti. Internet, per esempio».
Giulia Tonelli