Il sindaco di Levanto Luca Del Bello replica punto su punto alle polemiche sollevate dalla consigliera di Rifondazionne Olivia Canzio in merito alla gestione della questione San Nicolò. Innanzitutto la ’cornice’. Del Bello ci tiene a precisare che "’il protocollo per il futuro della struttura’ è il piano sanitario regionale che è stato approvato dal comitato dei sindaci in ambito Asl5". Nel merito, la replica è secca. "’Mantenere gli stessi servizi senza lavori’ significa non solo lasciare degradare le condizioni infrastrutturali, già molto precarie, dell’edificio, ma soprattutto non adeguarlo alle normative antisismiche, con conseguenti rischi per l’incolumità delle persone. Se le cure intermedie erano ’il minimo accettabile’ e adesso sono chiuse, perché Canzio chiede che dopo i lavori la struttura venga restituita alle attuali condizioni?". E ancora: "È vero che ’nessun assessore regionale si è mai sottratto al confronto con le amministrazioni levantesi’ ma sono stati proprio i confronti senza alcun recepimento delle istanze locali a generare il progressivo declassamento del San Nicolò". Infine. "L’essere definito ’commissario prefettizio con deroga a dare i contributi’ da chi negli ultimi tre anni ha interpretato la carica di vicesindaco come un qualsiasi incarico onorifico fa semplicemente sorridere. Ma non mi stupisco, visto che Canzio nell’ultimo Consiglio è riuscita persino ad astenersi dall’approvazione di un debito fuori bilancio maturato nel 2019 in seno a un settore di cui lei aveva la delega. Quanto ai contributi, se non ritiene giusto che il Comune aiuti le associazioni che operano sul territorio, lo dica chiaramente e pubblicamente".
CronacaSan Nicolò, Del Bello replica a Canzio: "Senza lavori un ulteriore degrado"