Saltano lastre di ardesia dal tetto Il castello di Calice è off limits Allertata anche la Soprintendenza

A causare il distacco della copertura la violenta burrasca che ha spazzato il territorio i primi di marzo. Commissionati lavori di somma urgenza per 80mila euro. Già individuata l’azienda di edilizia acrobatica.

Saltano lastre di ardesia dal tetto  Il castello di Calice è off limits  Allertata anche la Soprintendenza

Saltano lastre di ardesia dal tetto Il castello di Calice è off limits Allertata anche la Soprintendenza

La copertura monumentale perde pezzi, off limits il castello Doria Malaspina. A Calice al Cornoviglio non c’è pace per lo storico maniero, il cui utilizzo è stato vietato dal Comune dopo l’ennesima criticità riscontrata alla copertura di ardesia. Il divieto di accesso ai percorsi comunali e agli spazi pubblici situati nelle adiacenze del castello, nonché l’interdizione all’uso dell’immobile sono stati decretati pochi giorni fa da un’ordinanza del sindaco Mario Scampelli.

A causare i problemi, il forte vento che nella prima settimana di marzo ha spazzato il territorio calicese, e che ha provocato anche il crollo di frammenti di lastre di ardesia del tetto, che sono precipitate al suolo fortunatamente senza provocare danni. Una situazione delicata che ha portato l’amministrazione comunale a interessare immediatamente la Soprintendenza Archeologia e Belle arti di Genova: il sopralluogo congiunto, oltre a mettere nero su bianco le azioni necessarie al ripristino della copertura, ha sottolineato la situazione di pericolo con l’amministrazione comunale che non ha potuto fare altro che prendere atto e ordinare il divieto di accesso al castello, e con la Soprintendenza che ha commissionato lavori di somma urgenza mettendo a disposizione un budget di 80mila euro per porre rimedio al problema. Già individuata l’azienda di edilizia acrobatica che interverrà sulla copertura, i lavori sono stati consegnati lunedì e prevedono la sostituzione di circa 500 tegole di ardesia rotte o pericolanti, nonché l’installazione di una rete di contenimento per impedire l’eventuale crollo al suolo delle lastre. "Purtroppo questo episodio è stato un po’ il colpo di grazia, la situazione delle copertura e delle infiltrazioni è nota da tempo – spiega il sindaco Mario Scampelli –. Ringrazio la Soprintendenza che si è immediatamente attivata per il sopralluogo e per l’inizio dei lavori: la sistemazione del tetto durerà all’incirca cinque, sei settimane, meteo permettendo, e per la fine di aprile dovremmo essere in grado di riaprire il castello. Si tratta di un’intervento prodromico all’opera complessiva di sistemazione della copertura, valutato all’incirca 700mila euro, che si spera possa essere realizzato nel 2024".

Uno stop destinato a fermare le molteplici attività che si svolgono all’interno del castello, da anni diventato contenitore culturale: al suo interno ospita infatti attività museali in gestione alla coop Zoe attraverso un accordo di partenariato pubblico privato, la pinacoteca David Beghé, nonché un piccolo ristorante al pian terreno recentemente rilanciato da un imprenditore, e la sala del consiglio comunale. A causa della chiusura del maniero, l’assise in programma giovedì è stata spostata nell’altro castello, quello Malaspina di Madrignano.

Matteo Marcello