Ripartire dopo il carcere Percorsi di inserimento fra formazione e lavoro

Rinnovato il patto sociale con Mondo Nuovo, Caritas, Isforcoop e Comune "Verranno impegnati in attività utili nel mantenimento del decoro urbano".

Ripartire dopo il carcere  Percorsi di inserimento  fra formazione e lavoro

Ripartire dopo il carcere Percorsi di inserimento fra formazione e lavoro

Continuare a creare percorsi di accoglienza, orientamento, formazione e inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti del penitenziario della Spezia. Si rinnova il patto sociale che vede protagonisti Mondo Nuovo Caritas, Isforcoop, e Comune della Spezia (nella foto) per incentivare la formazione di percorsi di inclusione socio lavorativa e orientamento professionale. Un progetto che nel corso di questi anni ha coinvolto diverse categorie di destinatari, tra i quali detenuti ed ex detenuti che hanno potuto inserirsi nel mondo del lavoro, soprattutto nell’ambito delle manutenzione delle aree verdi situate nel territorio comunale: inserimento nel mondo del lavoro che ha previsto anche una formazione specifica dei soggetti coinvolti e che ha portato buoni risultati dal punto di vista dei progetti individuali di inclusione. Lo scorso anno, il Comune ha avviato una collaborazione con Villa Andreino, avvalendosi delle attività di reinserimento lavorativo delle persone detenute sulla base di un programma articolato in interventi di cura e manutenzione degli spazi urbani, che ha previsto interventi in numerosi quartieri della città. "L’attenzione di questa amministrazione verso le fasce più deboli della popolazione continua a rimanere alta e uno degli obiettivi è quello di integrare e reinserire più persone possibili nel mondo del lavoro – afferma il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini – Con questo progetto vogliamo impegnare cittadini che provengono da situazioni di disagio, come detenuti ed ex detenuti, in diverse attività di pubblico interesse che, oltre a formare nuovi professionisti, sono utili nel mantenimento del decoro urbano.

Questa sinergia tra l’amministrazione, la Caritas, la Casa circondariale della Spezia e Isforcoop hanno portato negli anni ottimi risultati e li ringraziamo per prendere parte ancora una volta a questo progetto; dare fiducia e dignità a chi è stato più sfortunato è un modo per contribuire a creare una comunità più umana, solidale e vera". "I percorsi avviati con Caritas, Isforcoop e la Casa Circondariale della Spezia – aggiunge l’assessore al Lavoro Patrizia Saccone - hanno dimostrato in questi anni di essere una risposta importante per la nostra comunità sia come occasione di reinserimento sociale di alcuni soggetti fragili sia come interventi di pubblica utilità per la manutenzione e il decoro della nostra città. Sono state recuperate e rese più sicure aree verdi in molti quartieri della città, dal Canaletto a Pegazzano, da Rebocco a Fossitermi. I detenuti hanno contribuito anche al recupero di aree inserite nel progetto La Spezia Forte, contribuendo al ripristino di alcune aree quali quelle adiacenti Porta Castellazzo ed il Parco Navarrini a Gaggiola".