REDAZIONE LA SPEZIA

Rifiuti e inciviltà, proteste in un condominio

L’immobile di edilizia popolare gestito da Arte che sta valutando di far decadere il diritto all’alloggio per chi offende il patrimonio pubblico

Il cortile interno di un condominio gestito da Arte è diventato una sorta di discarica a cielo aperto. E a poco o nulla sono valse le segnalazioni dei condomini. Tutto è rimasto inalterato. Quello spazio condominiale compreso tra quattro palazzi, nella zona poco distante da Viale San Bartolomeo, continua ad essere invaso da cartacce, indumenti, plastica, rifiuti organici e inorganici di ogni tipo. E come se non bastasse, a sguazzare nel sudiciume c’è una vistosa colonia di topi. Ma i problemi sollevati dagli abitanti non sono soltanto igienici. Non sono infatti mancati, da quanto raccontato, tentativi di occupare gli appartamenti e allacci abusivi alla corrente elettrica. Insomma una situazione di degrado che spesso ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. E non sarebbero mancati anche momenti di tensione fra alcuni residenti, sfociati in risse. Una è stata segnalata sabato sera con protagoniste due donne per le quali è stato necessario l’intervento della polizia e di una ambulanza. "Ma come è possibile – hanno sostenuto alcune dei residenti – che venga dato l’alloggio popolare a chi si comporta così".

La risposta alla domanda arriva direttamente da Arte che, interpellata, ha così risposto. "Innanzitutto gli inquilini sono imposti dal comune che, attraverso una graduatoria, in base allo stato di necessità, ci comunica i nominativi e noi procediamo all’assegnazione. Provvediamo regolarmente al taglio di erba per la manutenzione e, regolarmente, troviamo sporcizia di ogni genere, tanto che dobbiamo procedere alla pulizia straordinaria. Ma tutto questo ha un costo che viene addebitato agli inquilini. Per questo cerchiamo di contenerlo, perché si cerca di non appesantire la situazione di tutti, per colpa di pochi. Il nostro ufficio legale ha presentato più volte denuncia contro ignoti, inviando a tutti i condomini la comunicazione di divieto di sporcare e danneggiare le parti comuni, ma contro la maleducazione e l’inciviltà non valgono a nulla"

Scende nel particolare Marco Tognetti. "Contro il problema dei topi provvederemo a una nuova deratizzazione, ma occorre che questo avvenga in sinergia con il omune e simultaneamente in altre aree pubbliche e zone critiche, perché altrimenti si rischia di peggiorare la situazione con le esche. Per il resto stiamo valutando di far decadere il diritto all’alloggio per chi offende il patrimonio pubblico e per chi si comporta in modo incivile, perché non è pensabile che la comunità si debba fare carico di spese assolutamente evitabili".

Viliana Trombetta