Protesta contro l’antenna Mille firme per Carozzo

Sotto accusa un impianto di telefonia mobile da collocare alle spalle del borgo. I cittadini: "Coinvolgeremo i paesi vicini. Previsto incontro con Peracchini".

Protesta contro l’antenna  Mille firme per Carozzo

Protesta contro l’antenna Mille firme per Carozzo

“No all’antenna 5G a Carozzo“ è lo slogan con cui hanno dato il via alla battaglia contro l’installazione di un impianto di telefonia mobile a ridosso del centro abitato lanciato su change.org. E in men che non si dica hanno raccolto 500 firme. Ma sono soltanto una parte. Il grosso deve ancora arrivare e sono le sigle riportate sui fogli dell’appello che stanno circolando non solo nel borgo di Carozzo ma anche in quelli limitrofi come San Venerio. Nel complesso oltre mille firme. "E altre se ne aggiuneranno – ha detto Monica, una delle promotrici dell’appello insieme a Laura –. Questo del resto è un problema che tocca tutti. Non sappiamo ancora esattamente quali siano gli effetti delle onde elettromagnetiche. Dunque è meglio evitare installazioni vicino alle case. In questi giorni ho letto le battaglie intraprese dai residenti di Vezzano e Arcola per la stessa cosa. È un problema che riguarda tutti. Per questo abbiamo cercato di coinvolgere le amminsitrazioni dei territori vicini".

Per i residenti del borgo e dei paesi confinanti il nodo della questione è la mancanza di un Piano delle antenne. Piano di cui gli enti locali dovrebbero dotarsi e che spesso disattendono dando vita a una sorta di deregulation. "Pensi – ha aggiunto Monica – che se voglio fare una piscina, nel mio terreno, sono legata a dei vincoli stringenti. Poi si può innalzare un pennone di 30 metri alle spalle del borgo". Senza dubbio un controsenso. Come assurda la carenza di informazione. "La popolazione – si legge infatti nella petizione lanciata su Change.org – non è stata preventivamente informata dell’installazione a ridosso delle proprie abitazioni. Nelle vicinanze risiedono famiglie con bambini e in genere persone anche anziane molte delle quali affette da gravi patologie incompatibili con i possibili effetti dannosi prodotti dai campi elettromagnetici irradiati dai ripetitori di radio frequenze."

Ed è alla luce di quanto sostenuto nell’esposto che queste famiglie chiedono "che venga sospeso immediatamente ogni attività eo iniziativa propedeutica alla installazione della detta antenna per telefonia in Carozzo..." . Hanno parlato con i sindaci e il primo cittadino di Spezia, Pier Luigi Peracchini, sotto la cui amministrazione cade una parte del borgo di Carozzo, ha già dato la disponibilità ad un incontro per sentire le istante delle famiglie. L’alternativa è possibile. Ossia scegliere un terreno lontanto dalle abitazioni e dai luoghi più frequentati come scuole, strutture sportive ecc.

A.M.Z.